Posts di Donato Cannatello

Harley Davidson Heritage Softail Restomod

Harley Davidson Heritage Softail Restomod

La Harley Davidson Heritage Softail Restomod è una di quelle moto che una volta finita non vorresti mai lasciarla andare via.

Te ne sei innamorato durante lo sviluppo perchè tutto è andato come previsto, oppure solo alla fine dopo innumerevoli problemi, oppure appena finito di sviluppare un dettaglio...

Una di quelle che vorresti usare tenerti, della quale magari sei geloso o particolamente orgoglioso.

Beh non capitano spesso progetti così, per quanto uno possa essere bravo, ci sono quelli che vengono meglio e quelli che vengono peggio.

La HDHSR è una di quelli venuti meglio. In tutti i sensi, per chi l'ha fatta, per chi la guida e per la moto stessa, ora più moderna, più tecnologica, più affascinante, ma sempre con la stessa enorme classe, sempre con la sua profondità.

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CR&S VUN “Sportiva”

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CR&S VUN "Sportiva"

La “Sportiva” è bellissima perché è il frutto di una bellissima collaborazione a 4 mani.

Il design è del proprietario John Van Houten, noi lo abbiamo tradotto in realtà marciante seguendo un suo sketch principale ed una serie di feedback in corso d'opera.

La CR&S VUN è un moto che conosciamo molto bene, abbiamo molta esperienza su questa moto, è stato quindi facile intervenire. Inoltre la VUN è una moto già bellissima in ogni sua componente, le uniche parti che non ci hanno mai convinto sono proprio la coda ed il cupolino, è stato bello quindi lavorare per cercare di portare questo bellissimo progetto del 2005 ai giorni d’oggi.

Computer Aided Design

La moto è stata realizzata grazie alle “tradizionali” tecniche di CNC, taglio laser, etc, ma soprattutto grazie alla stampa 3D. La carena è stata progettata esplicitamente per essere stampata, di conseguenza la sua forma è stata ottimizzata in modo da sfruttare la capacità delle stampanti 3D di produrre l’anima del pezzo con un reticolo calibrato tipo Honeycomb, questo consente di avere una struttura autoportante, leggera e robusta.

Al tempo stesso questa tecnologia consente di ottimizzare i tempi di stampa, permettendoci di realizzare tutta la carena con “sole” 60 ore di stampa.

 

 

Cupolino e Plexiglass

Il cupolino come di consueto prevedeva una parte in plexiglass, per praticità dell’utente abbiamo realizzato questo componente utilizzando una parte a commercio (di origine HONDA CBR1000RR), scannerizzando il pezzo in 3D e modellando la parte di carrozzeria attorno al plexiglass, in modo da poterlo reperire e sostituire molto semplicemente in qualsiasi parte del mondo.

Body Work

La verniciatura, grafica e color e trim sono sicuramente una parte importantissima del progetto.

Un fantastico lavoro è stato il risultato di una bellissima, ennesima collaborazione con KAOS Design.

 

RIZOMA, una storia nella storia.

Per la parte di illuminazione ed accessori non potevamo che puntare al meglio per un progetto simile, da questa esigenza è nata la possibilità di collaborare con i fantastici ragazzi di RIZOMA in quanto top mondiale in fatto di qualità dei componenti realizzati, nonché fornitore originale delle parti ricavate dal pieno della CR&S VUN originale. Le bellissime piastre telaio in CNC hanno così ritrovato le proprie origini affiancandosi a nuovissimi elementi a LED come le frecce con luce di posizione integrata RIZOMA LEGGERA S e le frecce da manubrio SGUARDO.

La combinazione di questi elementi ha dato vita al gruppo ottico posteriore con luce targa a sbalzo di sicuro effetto racing e funzionalità.

 

 

Displacement:
Engine type:
Twin cylinder
Year of introduction:

Sponsor e partner del progetto:

Matchless Model X reloaded

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Matchless Model X reloaded

La "Matchless Model X reloaded" è una moto che riprende lo stile e il fascino di un modello classico della Matchless, la Model X del 1929, ma con un tocco di modernità e innovazione. La moto ha un motore bicilindrico a V di 1916 cc, derivato da un motore S&S ma personalizzato da Matchless, che sviluppa più di 96 CV. La moto si distingue per il suo design unico e le sue soluzioni tecniche all'avanguardia, come le forcelle anteriori di tipo "Castle", le sospensioni posteriori a trazione con ammortizzatori posizionati sotto il motore, il telaio semi lamellare con serbatoio olio integrato, i freni discacciati a 12 pistoncini all'anteriore e a 6 al posteriore, e le teste del motore firmate Matchless. La Model X reloaded è stata mostrata per la prima volta al salone della moto di Milano EICMA del 2015, ed è il risultato della passione dell'imprenditore italiano Franco Malenotti, che ha acquistato il marchio Matchless nel 2012. Il progetto ha ottenuto il consenso della famiglia Collier, fondatrice della Matchless nel 1899, che ha elogiato il connubio tra tradizione, tecnologia ed eleganza che contraddistingue la moto. La Model X reloaded è una moto concept che potrebbe diventare una realtà in futuro, visto che la casa ha già depositato 12 brevetti per le sue soluzioni.

Anno di presentazione:
Numero di cilindri:
Cilindrata:
Brevetti presentati:

CR&S DUU

CR&S DUU

La Duu è una motocicletta prodotta dalla CR&S a partire dal 2011.

Il prototipo è stato presentato all'EICMA del 2009. È stata progettata e realizzata da Roberto Crepaldi in collaborazione con Donato Cannatello per il design e Beppe Bulla per la ciclistica e la meccanica. La Duu è equipaggiata con il motore X-Wedge della americana S&S, e tutto il progetto ruota attorno ad esso. Il motore è da 1.917 cc di estrazione americana, la sua architettura ricorda i bicilindrici Harley Davidson, ma la sua progettazione è completamente moderna. È il secondo modello della casa, e come tale il suo nome significa "due" in dialetto milanese.

La Duu nasce attorno a questo motore e la geometria quindi è incentrata quindi su: motore alto, interasse compatto, forcellone il più lungo possibile ed angolo di inclinazione cannotto contenuto, questo porta ad una ottima maneggevolezza ma buona stabilità alle alte velocità.

Year of introduction:
Engine type:
Twin cylinder
Displacement:
ECE approval:
EURO3 - DOT

Suzuki SV 650 “Stronzetta”

La "Stronzetta"

 

La "Stronzetta", questa irriverente ragazzina a cui vogliamo spudoratamente bene, è una giovane Suzuki SV 650 del 1999, una millennial, una patita della musica, una di quelle che girano sempre con le cuffiette sulla testa. Questo perché il cliente, 4CMP, è una rinomata scuola per Tecnici del suono e Producer, da qui la declinazione completamente “musicale” del progetto.
La “Stronzetta” è stata per noi di Given una sfida enorme, non tanto per la complessità del progetto, ma per gli obiettivi che ci eravamo prefissi in termini di costo finale del progetto.
L’obiettivo principale era quello di fare un redesign completo della originale SV650 volto ad alleggerire principalmente la zona della coda. Inevitabile a questo punto, per creare un oggetto complessivamente proporzionato dover intervenire anche su tutte le altre componenti della moto, in particolar modo la zona frontale con la forcella particolarmente datata, il gruppo ottico a questo punto obsoleto e sproporzionato e di conseguenza molte parti meccaniche, di carrozzeria ed elettroniche.
Siamo partiti quindi con un “frame-off” completo della moto, smontata in ogni sua parte, procedendo poi con la riverniciatura delle parti considerate valide e con la riprogettazione di quelle che andavano sostituite.
La parte ciclistica ha visto ovviamente il montaggio di un nuovo avantreno up-side-down ed il relativo adattamento al telaio ed ai cerchi originali. Abbiamo furbamente adattato i tre componenti lavorando solo sui dischi freno, realizzati ad hoc per noi da Discacciati DBS con la loro solita qualità e precisione. In questo modo tutto è andato al suo posto abbastanza semplicemente ed abbiamo potuto tenere i cerchi originali adattati ad un impianto freno radiale di nuova costruzione. Tutti contenti!
La parte del telaio ovviamente ha richiesto ore di lavoro per realizzare una struttura che fosse funzionale e che fosse concepita con un approccio industriale, quindi niente dadi o fissaggi strani, tutta la moto si monta e si smonta in maniera estremamente semplice. Per la sella siamo riusciti addirittura a realizzare un fissaggio con serratura ed a creare un piccolo vano dove riporre la trousse, i documenti e da dove poter accedere semplicemente alle parti elettriche ed alla batteria.
Per le parti di carrozzeria abbiamo optato in questo caso per dei componenti realizzati ad hoc in lamiera di alluminio modellato a mano, questo ci ha dato piena libertà di forma ed un ottimo compromesso di funzionalità e peso.
Una volta creata la base meccanica e le carrozzerie abbiamo potuto sbizzarrirci con la componentistica, in particolare quella elettronica, andandoci così a ricollegare con l’originale tema musicale. Abbiamo montato quindi illuminazione full LED, effetti di luce ed ovviamente un impianto audio BOSE incorporato nella moto che si collega con il telefono del proprietario tramite connessione Bluetooth, in definitiva un’ottima show bike, in particolare se intendi far ballare il tuo pubblico ad uno show.
Come al solito la complessità del progetto è stata legata soprattutto alla necessità di realizzare un oggetto che fosse bello, ma anche costruito con criteri industriali di affidabilità, usabilità, manutenzione ed ovviamente sicurezza, di conseguenza molti componenti sono stati progettati al computer e realizzati tramite Stampa 3D o fresatura CNC.
La moto è un tributo a Brian Eno, il compositore padre della musica d’ambiente ed in generale importante precursore della musica elettronica moderna.

 

In collaborazione con:

Scuola per DJ producer e Tecnici del suono

Senti di più, fai di più

Impianti Frenanti

Year of introduction:
Power:
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Engine type:
Reliability:
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Displacement:
FUN:
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Music
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Super Special N°14

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Lo scorso 4 Luglio presso il garage milanese di Given Motodesign è stata presentata la REDSHIFT, una moto custom su base CR&S DUU. Conosciamo tutti CR&S e le sue opere su due ruote, ricordiamo tutti la DUU con il suo poderoso bicilindrico, una moto “fatta a mano, col cuore, a Milano”, pensata per la produzione in serie ma che restava altamente artigianale e piena di carattere, speciale già in origine e resa ancora più speciale da un team di esperti di design.

Per scoprire tutti i segreti di questa motocicletta abbiamo deciso di intervistare Donato Cannatello, ex lead designer presso CR&S e ora leader del team Given.
Veniamo accolti calorosamente nell’Atelier arredato con cura dove la REDSHIFT è nata. Andiamo a chiacchierare nell’ufficio soppalcato dal quale possiamo vedere tutta l’officina e i ragazzi del team all’opera.

- Prima di tutto, com’è nata la realtà di Given Motodesign?
Given nasce sostanzialmente dopo la mia esperienza motociclistica in alcune aziende come CR&S, Matchless, Aprilia ed altre.
Ho preferito aprire uno spazio mio e concentrarmi su una azienda che potesse dare spazio alle mie idee. Nasce così Given che non è altro che la trasposizione in inglese del mio nome “Donato”.
Qui cerco di mettere a frutto quelle che sono le mie esperienze dal concept e dal design fino al lavoro in officina… perché in aziende piccole e belle come la CR&S, dove eravamo in 10, ovviamente tu ti occupi del design ma devi anche andare in officina a montare e a controllare tutti i passaggi… e quindi ho fatto un’esperienza a 360° dello sviluppo della motocicletta.

Jornal Do Carro

luiz

Olhando a moto, não dá para saber a marca. Muito menos se ela é boa ou não de dirigir. Mas uma coisa é certa: goste ou não de motocicletas, é impossível ficar indiferente diante da máquina customizada pela Given, uma pequena empresa de design localizada em Milão, na Itália. É lá que o brasileiro Luiz “Careca” Mingione está trabalhando, dando forma física aos projetos do designer italiano Donato Cannatello.

Por baixo das novas formas da moto, há uma CR&S Duu. A CR&S era uma fabricante artesanal que nasceu em 1992 em Milão. A sigla representa “café racers e superbikes”. Duu significa dois em dialeto milanês, e designa o motor de 2.000 cm3. O modelo foi lançado no Salão de Moto de Milão (Eicma) em 2009. De acordo com Mingione, cada unidade foi vendida por 40 mil euros.

Função é dar formas aos projetos

A função de Mingione é moldar em fibra de vidro e alumínio, e fazer impressões em 3D, para dar formas às ideias criadas por Cannatello. O designer chegou a trabalhar na própria CR&S e na Aprilia, entre outras fabricantes de moto.

Como foram produzidas apenas 100 unidades do modelo e atualmente a marca não está operando, qualquer moto da CR&S já seria suficientemente exclusiva. Porém, sempre há clientes que querem ainda mais exclusividade. É o caso do dono dessa unidade. Mingione informa que ela foi feita para um holandês que tem restaurantes na Itália e na Nova Zelândia. A customização custou 24 mil euros (cerca de R$ 110 mil). O preço inclui projeto, construção de protótipos, peças e mão de obra. O trabalho levou seis meses.

Ele trabalhou também em uma CR&S Vun (um, no dialeto milanês), o segundo modelo da marca italiana. Nesse caso, o motor tem 650 cm3.

Depois que a moto fica pronta, o brasileiro anda com ela para ver se tudo está em ordem. Mingione é um experiente piloto, que em 2002 venceu o Paris-Dakar, na categoria até 250 cm3.

Agora, ele diz que está começando a trabalhar em um novo projeto, de uma Suzuki SV 650, fabricada em 1999. “A moto não vale mil euros (R$ 4.500), mas a dona vai gastar cerca de 6 mil euros (R$ 27 mil) para fazer algo exclusivo”, diz.

Ele diz que o primeiro passo é desmontar inteiramente a moto a ser customizada. Depois, o quadro é repintado e vai recebendo as novas peças, num processo que leva cerca de quatro meses, dependendo da complexidade.

 

Mingione trabalha por projeto. Ele está na Given há um ano, e pretende continuar lá até o final do ano que vem.

Ele diz que decidiu tentar a vida em Milão porque os pais de sua esposa tinham restaurante na cidade. Antes disso, porém, Mingione passou por vários países.

Moldagem com clay aprendida na Honda ajudou

Ele entrou na Honda do Brasil em 1993. Entre 98 e 99, após o lançamento da Honda Biz, no qual trabalhou no primeiro protótipo, fez um estágio na matriz da empresa, no Japão. Lá, aprendeu a construir protótipos com clay, uma espécie de argila industrial, empregada na construção de modelos.

Após sair da marca japonesa, em 2006, passou um mês na China, a convite de um empresário. O objetivo era selecionar possíveis marcas de motos que poderiam ser vendidas no Brasil.

Desse périplo por “mais de 30 empresas”, uma chegou a vir para o País, a Iros, que fechou em 2013.

Na sequência, Mingione foi para a Ford na Turquia, onde ficou de 2015 a 2016, trabalhando com clay no desenvolvimento de interior de caminhões.

Em 2017, voltou para a China. Foi como consultor técnico da UM (United Motors), empresa colombiana com sede nos Estados Unidos, que pretendia produzir no país uma motocicleta. Depois disso, rumou para Milão, onde pretende ficar até o fim do ano que vem.

“É preciso varrer muito chão de oficina”

A quem sonha em seguir caminho semelhante, Mingione alerta para as dificuldades: “Indico para quem gosta de motocicleta e quer aprender coisas novas, tendência, tecnologia de materiais e desenvolvimento”, diz. “Mas para um iniciante não é fácil. Tem que ralar e varrer muito chão de oficina.”

Tudo isso, claro, fora as questões legais (visto de trabalho) e de comunicação. O idioma pode ser um entrave, dependendo do país escolhido. Quanto à remuneração, Mingione estima que na Itália um iniciante vai receber entre 600 e 800 euros por mês (de R$ 2.700 a R$ 3.600).

Design & Concept

Nac Moto design concept

La Given è un'azienda italiana che si occupa di design, prototipazione e realizzazione di moto personalizzate e innovative. La nostra passione per le due ruote ci spinge a sperimentare nuove soluzioni e a creare progetti unici e originali, che esprimono la nostra visione e il nostro stile.

I nostri concept sono il frutto della nostra fantasia e della nostra competenza, ma anche del dialogo e della collaborazione con i nostri clienti, che ci affidano le loro idee e le loro esigenze. Ogni concept è una sfida, un'opportunità di mettere alla prova la nostra creatività e la nostra professionalità.

Tra i nostri concept, ci sono quelli che hanno dato vita a modelli reali e funzionanti, come la CR&S DUU, o la Matchless Model X Reloaded.

Ci sono anche quelli che sono rimasti allo stadio di bozzetti o di modelli in scala, ma che non per questo sono meno interessanti o suggestivi. Si tratta di concept che esplorano diverse tipologie di moto, come le cafe racer, le scrambler, le bobber, le streetfighter, le enduro, le custom, le sportive. Concept che si ispirano a vari stili e influenze, come il vintage, il moderno, il futuristico, il minimalista, il retrò. Concept che utilizzano diversi materiali e componenti, come l'acciaio, l'alluminio, la fibra di carbonio, il legno, il cuoio, il motore a combustione interna, il motore elettrico.

I nostri concept sono il nostro biglietto da visita, il nostro modo di mostrare al mondo la nostra passione e il nostro talento. Sono anche il nostro modo di invitare chi condivide la nostra passione a contattarci e a farci conoscere i propri desideri e le proprie aspettative. Siamo sempre pronti ad ascoltare le vostre proposte e a trasformarle in realtà.

Le fasi della lavorazione

Noi possiamo curare la fase di Concept o Advanced concept cercando di interpretare le esigenze stilistiche del cliente, le tendenze attuali e sopratutto future, la tecnica attuale e del prossimo futuro.
Cerchiamo di fare tutto questo con la mente libera da preconcetti, creando oggetti che abbiano i piedi per terra solo per quanto richiesto dal cliente, in mancanza di richieste esplicite ci orientiamo verso un Advanced concept che può essere molto più stimolante sia per noi che per l’utente finale.

Il nostro processo di prima analisi di un progetto:

GIVEN PROJECT FORM

Project briefingCustomer nameProject Codename
Market analysisAgereferral marketFinal costGenderUsage Tipology
Customer analysisIndustrial capabilitiesProduction capabilitiesReselling capabilities
Product analysissegmentCarriage capabilitiesPerformance/FashionWeightMaterialsEngine

Un progetto di Concept o Advanced concept può essere espresso in forma analogica (rendering a matita), digitale 2D o 3D (rendering digitali statici o video) o sotto forma di mockup a seconda della necessità e del livello di sviluppo richiesto.
Noi possiamo curare tutte queste fasi oppure solo alcune di esse: ne abbiamo i mezzi, le capacità e la creatività necessarie. Possiamo curare il solo concept iniziale, sia in forma avanzata (quindi senza pertinenza reale, ma solo studio di forme e ricerca stilistica) che in forma stretta (quindi con già un primo sguardo ai criteri di realizzazione futuri).

Italjet Caffeina 250

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Italjet Caffeina 250

La moto Italjet Caffeina 250 è una café racer dal fascino vintage, che è stata presentata nel 2018 dalla casa motociclistica italiana Italjet. Si tratta di una moto che rientra nel mondo delle piccole cilindrate, ma che offre una componentistica di pregio e un design originale e accattivante. La moto è spinta da un motore bicilindrico a V a 60° di 250 cc, raffreddato ad aria, con iniezione elettronica e omologato Euro 4. Il motore eroga una potenza di 17,7 CV a 8.000 giri/min e una coppia di 19 Nm a 6.000 giri/min. La moto ha un peso a secco di 128,5 kg e una capacità del serbatoio di 14 litri. La moto è dotata di una forcella a steli rovesciati, di freni a disco lobati da 280 e 240 mm con ABS e di pneumatici da 110/80-17 all'anteriore e da 130/70-17 o 15 al posteriore, a seconda della versione. La moto è disponibile in due versioni, che si differenziano per l'estetica, i fari e la dimensione della ruota posteriore: la versione con ruota da 17 pollici ha un'altezza della sella di 820 mm e un look più sportivo, mentre la versione con ruota da 15 pollici ha un'altezza della sella di 780 mm e un look più femminile. La moto è stata lanciata sul mercato nel 2019, in due colorazioni: nero con finiture in pelle bordeaux o argento/giallo.

Year of introduction:
Engine type:
Twin cylinder
Displacement:

DUU REDSHIFT – L´apporto del designer nella customizzazione delle motociclette

Il motociclismo è un’attività in cui convergono armoniosamente diversi aspetti del design, quello principale è il trovare una soluzione tecnica al problema “funzionalità del trasporto”. I produttori cercano costantemente di ottimizzare la performance in tutte le sue varianti, l’obbiettivo è quello di rendere il mezzo più efficace ed in grado di risolvere le problematiche degli utenti intervenendo anche sullo stile evidenziando la componente emozionale del mezzo. L’emozione è l’elemento primario, per i motociclisti tutto ciò che li circonda mentre sfrecciano sul loro mezzo ha un aspetto completamente diverso, hanno un contatto reale e diretto con ogni cosa. Sono consumatori attivi, che vivono la scena della strada invece di guardarla, ciò che provano è una passione travolgente capace di far sentire l’ebbrezza della libertà più totale. La seguente tesi racchiude l’esperienza lavorativa di uno studio di customizzazione di una motocicletta CR&S DUU, il cliente in questione è un privato la cui richiesta è quella di, partendo da
una base esistente, rendere unico il mezzo tramite l’aggiunta di componenti che fossero in grado di esaltarne l’aspetto estetico rendendo tangibili
i desideri del cliente. Grazie alla forte passione
che accumuna il designer ed il cliente si è creato
un legame di empatia, che ha permesso a GIVEN
motodesign di rispondere pienamente alle neces

sità del consumatore, rendendo una base classica
un vero e proprio oggetto da collezione. Accomu

nati da questo forte sentimento, proprio l’empa

tia ha reso la comunicazione con il cliente molto
semplice ed efficace, permettendo ai progettisti
di capire immediatamente i bisogni del cliente e,
addirittura in alcuni casi, di anticiparli. In questo
modo si è favorito il lavoro di squadra permet

tendo anche al cliente stesso di prendere parte al
progetto dando immediati feedback riguardo gli
studi svolti ed i prototipi realizzati.
Attraverso le tecnologie a disposizione, GIVEN
motodesign è stata in grado di realizzare un mez

zo che avesse una forte componente industriale
mantenendo però un’impronta di artigianalità
riscontrabile in alcune lavorazioni, quali salda

ture e piegamenti di lastre di alluminio realizzate
a mano dal team. Il continuo dialogo tra i diversi
settori ha portato alla creazione di un prodotto
che esprimesse il carattere del proprietario, rive

landone l’identità e il proprio essere.

Modelleria Clay

Una delle fasi più importanti nella progettazione motociclistica è sicuramente la realizzazione di un modello in "Clay".

Il cosiddetto "automotive clay" è una argilla sintetica sviluppata negli anni '70 specificatamente per il settore del trasportation design, ha la caratteristica, rispetto al clay (argilla n.d.r.) tradizionale di essere rimodellabile infinite volte e di essere termoplastico, quindi morbido e modellabile alla temperatura di lavoro (55/65 gradi) e duro, compatto e fresabile a temperatura ambiente.

Questo consente massima libertà al modellista, e gli consente di poter dare al manufatto esattamente la forma voluta, con una precisione di pochi decimi di millimetro semplicemente utilizzando degli attrezzi di modellazione o di asportazione.
Una volta realizzata la forma desiderata possiamo procedere con una fase di valutazione tramite "HighLight Wall", dove tramite delle speciali luci e dei rivestimenti particolari (in film o in vernice) riusciamo a valutare la correttezza formale della superficie. L'altra valutazione che possiamo fare, assieme al cliente è ovviamente quella estetica ed ergonomica, controllando che la forma ed i volumi siano corretti, accattivanti e proporzionalmente giusti.

Nel caso in cui dovessero essere richieste modifiche, non sarà un problema, ritornare nella "Clay Room" e risagomare l'oggetto secondo i nuovi criteri.
Il Clay è un procedimento  molto lungo e complesso, che richiede molta perizia ed abilità manuale, inoltre richiede una doppia fase di progettazione al computer, in prima battuta nella fase di stile con una analisi CAS/CAM che consenta di avere chiaro in mente cosa stiamo per realizzare, ed ricavare dei supporti correttamente dimensionati, infine in battuta conclusiva richiede un procedimento di trasformazione della superficie in modello 3D (Reverse Engineering), anche esso molto lungo e complesso, quindi il suo costo è sicuramente elevato ed è consigliato (secondo noi) solo in alcuni casi in cui non sia possibile procedere con sistemi più diretti.

Prototipi, maquettes e showbikes

Esplorando Nuove Idee con Creatività e Innovazione!

Benvenuti nella sezione più entusiasmante, dove la creatività e l'interpretazione si uniscono per dare vita a progetti unici.

Per aziende o privati desiderosi di dare forma alle loro idee o semplicemente curiosi di vederle prendere vita, siamo qui per realizzare prototipi in scala 1:1 con uno stile impeccabile e un'incredibile precisione grazie alle nostre abilità nella prototipazione e nella produzione.

Partiamo da zero o da vostri disegni, garantendo prototipi che catturano al meglio l'essenza dell'idea. Utilizzando materiali all'avanguardia come alluminio, ferro o strutture personalizzate, possiamo creare soluzioni su misura per ogni progetto.

La parte estetica è altrettanto fondamentale, e ci esprimiamo attraverso una varietà di tecniche, dalle classiche lavorazioni in Clay alla stampa 3D e altre forme avanzate di prototipazione. Il risultato? La realizzazione delle vostre visioni.

Ci impegniamo a ridurre i tempi di lavorazione senza rinunciare alla qualità, perché sappiamo quanto sia importante rispettare le scadenze per i vostri progetti, che spesso nascono a sole poche settimane dai saloni o dalle presentazioni.

Affidatevi alla nostra passione e competenza nella creazione di prototipi e maquettes, dove i vostri concetti prendono vita con un tocco di magia. Siamo pronti ad esplorare nuovi orizzonti insieme a voi, trasformando le idee in realtà concrete. Contattateci per dare forma al vostro futuro!

concept_process

Moto Custom

Stai pensando a come realizzare la tua moto custom? Sei alla ricerca di uno specialista per costruire la tua moto custom? Perfetto! Noi siamo a Milano, ma grazie alla nostra rete di trasportatori possiamo prelevare la tua moto ovunque e portarla in sede.

Una volta che la moto è da noi possiamo disegnarla secondo le tue idee o richieste, o in alternativa puoi lasciarci libertà di progettazione e lasciare che facciamo tutto noi, tu devi solo venire a ritirarla e rimanere a bocca aperta. Qualunque sia la tua idea di moto custom noi saremo felici di condividerla, anche solo di ragionarci davanti ad una birra, se vorrai potremo farti dei Rendering per darti un'idea di come potrebbe essere customizzata, possiamo fartela vedere già custom in un ambiente di visualizzazione 3D dove la vedrai talmente vera che ti verrà voglia di saltarci su e dare del gas! Uno degli aspetti più stimolanti del nostro lavoro è proprio la creazione di moto custom, ovvero "su misura", per clienti che vogliono distinguersi, con particolari ben definiti e personalizzati, questo settore ci piace perché ci consente di dare libero sfogo alla nostra creatività su moto che possono trasformarsi in oggetti unici, ci piace perché le complessità che si incontrano nel realizzare una moto customizzata sono sempre diverse, con materiali sempre nuovi e tecniche di realizzazione che cambiano di volta in volta. La customizzazione di una moto richiede molta esperienza di pratica meccanica, ma dal nostro punto di vista molto importanti sono anche le capacità progettuali e la creatività.

 

GIVEN_DUU (3)

Disegno e Progettazione

La moto custom a livello industriale anche per il cliente privato.

Quando in Given realizziamo una moto non ci limitiamo a sostituire parti originali con altre reperite in giro, ma lavoriamo direttamente sul pezzo, o sulla moto, per ricrearlo, disegnarlo, progettarlo, proprio come desidera il cliente. Non un semplice taglia e cuci, ma un vero e proprio progetto ad hoc dove i dettagli fanno la differenza. Nel plasmare motociclette appositamente create per soddisfare le esigenze del cliente i vincoli sono molto diversi da quelli della progettazione industriale e riguardano la persona invece della tecnica o degli interessi economici.

Realizzazioni esclusive di Moto Design. Ingegneria meccanica e Design italiano per progetti unici ed innovativi. Da 20 anni al servizio dei clienti più esigenti.

Harley Davidson XR1200

Gusto

In Given ci piacciono le motociclette "rustiche", di ferro, con la meccanica a vista, le forme moderne, ma siamo sempre per un approccio più industriale. Ogni moto custom per noi di Given è un oggetto da gustare lentamente, pezzo per pezzo, particolare dopo particolare.

Dettagli

Amiamo lavorare su tutti i tipi di moto custom, in particolare ci piacciono: BMW monocilindrici e boxer, CR&S VUN e DUU (su queste abbiamo moooolta esperienza..), Harley Davidson piccole e grandi, Triumph Bonneville e family, ma adoriamo anche le giapponesi, in particolare Honda perchè sono le moto che abbiamo sognato e con le quali siamo cresciuti.

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Siamo a Milano, in un bellissimo contesto industriale, comodo e riservato, contattaci per venirci a trovare, saremo lieti di disegnare assieme a te la tua moto su misura, o in alternativa di fare anche solo una chiacchiera tra motociclisti.

Mockup digitale

Il mockup digitale è un nostro punto di forza. E' l'ultima frontiera nel campo della progettazione motociclistica ed è anche la sua naturale evoluzione digitale.

Il mockup digitale è un processo tramite il quale le aziende che vogliano produrre una moto possono evitare la classica fase di mockup in clay, la fase di restyling e sistemazione del prototipo, ma anche la complicata, lenta e costosa fase di scansione e reverse engineering. Questo si può tradurre per una azienda in un risparmio medio di 4/6 mesi sul TTM (Time To Market) e di un risparmio economico di circa 80/120,000€ . Oggi questo processo può essere molto indicato per aziende con piccole produzioni o con frequenti restyling o ridotti margini sul prodotto.

Grazie alla nostra sensibilità  progettuale ed ai nostri sistemi di visualizzazione, nonchè ai nostri sistemi di scansione 3D, siamo in grado di progettare un mockup completamente in digitale, con già  una certa attenzione verso l'engineering, se questo non dovesse essere sufficiente, possiamo velocemente realizzare un modello in scala 1:1 o ridotta con tecniche di prototipazione, per visualizzare al meglio il risultato finale.
Quello che realizziamo in digitale ha una perfetta coerenza stilistica e di proporzioni per un eventuale modello reale.

Una vite… ma gigante!

In GIVEN non facciamo solo motociclette, ma progetti di design in generale, abbiamo realizzato per l’azienda EJOT un prototipo alquanto insolito, si tratta di una vite dalle dimensioni mai viste, la cui altezza è di 1,60m per 290kg di peso. Questo progetto è servito all’azienda per battere un record mondiale di sollevamento, e direi che siamo riusciti a soddisfare le aspettative del cliente sia dal punto di vista del peso raggiunto, obbligatorimente 300 kg, con la possibilità di variarlo di +-20kg, sia dal punto di vista dell’estetica finale.

Come primo step abbiamo anzitutto svolto uno studio di progettazione ed engineering. Questo è stato un passaggio obbligatorio ma fondamentale in quanto permette di valutare al meglio le possibili procedure da effettuare per la realizzazione dell’oggetto; soprattutto se, come in questo caso, sono richieste molte lavorazioni e molti procedimenti. L’approccio cambia a seconda del progetto che si ha davanti, nel nostro caso ci ha consentito di valutare una realizzazione tramite un mix di tecniche e materiali.

L’anima della vite è composta da un blocco di acciaio saldato, sulla cui superficie sono state incollate delle stampe 3D che sono andate a ricostruire l’aspetto esteriore della vite. Queste parti esterne sono state stampate in PLA da noi “in casa” dove, dopo alcune settimane di stampa, sono state carteggiate, incollate all’acciaio, stuccate ed infine verniciate. Durante la fase di assemblaggio e costruzione della vite, un continuo monitoraggio del peso ci ha permesso di tenere sotto controllo la vite, confermando però gli studi di engineering effettuati in precedenza.

Lo stesso procedimento è stato svolto per il carrello, le travi di acciaio sono state saldate tra di loro (in modo da poter fungere sia da sostegno alla vite che da trasporto) e successivamente verniciate di rosso.

Ecco di seguito delle immagini che illustrano i vari passaggi svolti per la realizzazione del prototipo.

Continuate a seguirci e a rimanere aggiornati, un progetto simile ( se non addirittura più bizzarro) potrebbe bussare alla nostra porta da un momento all’altro.
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Italjet Dragster

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ITALJET DRAGSTER 2020 edition

Una Icona rivisitata!

L'Italjet Dragster è una di quelle icone degli anni 80/90 che rimarranno per sempre nell'angolo della nostra memoria relegato esclusivamente al 'desiderio'. Lo abbiamo sognato forse più di kim Basinger , forse anche perché entrambi ispiravano voglia di spogliarli, di vedere se il coperto fosse altrettanto bello quanto lo scoperto...

Poter lavorare su una tale icona della nostra gioventù è stato quindi un immenso onore, piacere e responsabilità per noi.

Idee chiare...

Italjet aveva già le idee molto chiare su come dovesse essere il loro scooter di punta del nuovo millennio, queste idee andavano però tradotte in realtà o meglio in matematiche 3D.

Ne abbiamo quindi ricavato alcune versioni in 3D per poi approdare ad una maquette digitale confluita poi nel prodotto che è stato possibile ammirare al salone della moto EICMA 2018.

CR&S DUU “REDSHIFT”

In the aim of research!

La GIVEN REDSHIFT è la naturale evoluzione della nota CR&S DUU, moto esclusiva prodotta in piccola tiratura dalla casa motociclistica meneghina con stampo artigianale.
Quando nel 2013 il progetto DUU si è interrotto per malumori interni alla CR&S, il suo Lead designer Donato Cannatello, dopo una breve esperienza in Matchless, ha deciso di aprire il suo centro stile, e di portare avanti il progetto DUU, oramai orfano dei suoi creatori, avvalendosi comunque della collaborazione e della approvazione degli originali fondatori della esclusiva casa motociclistica, nonché della mano d’opera operativa, grazie alla immutata stima ed amicizia.

La moto originale è stata evoluta secondo quelli che erano alcuni canoni stilistici identificati all’epoca come naturale evoluzione del modello “Biotta” (“Nuda” ndr) in alcune occasioni presentato dall’azienda.

La riprogettazione si è ovviamente incentrata sul nuovo granitico avantreno, sostituendo la forcella rovesciata originale con un innovativo sistema ad ammortizzatore centrale e foderi scorrevoli laterali. Laprogettazione del nuovo avantreno è nata al computer, creando tutti i componenti tramite modellazione tridimensionale ed analisi FEM , che ha permesso anche di analizzare ogni singola parte tramite il controllo delle forze a cui è sottoposta.
I componenti sono stati realizzati tramite tecnologia di asportazione CNC (Controllo Numerico
Computerizzato) con fresatura ricavata dal pieno.

La progettazione (o meglio la realizzazione) di diversi componenti in rame è il quid che ha dato il carattere cromatico ed artigianale alla motocicletta.
Partendo dalle forme originali degli elementi di carrozzeria, tramite tradizionale tecnologia di battitura su base in pece, hanno preso forma alcuni elementi che portano con se stessi la manualità del lavoro di abili certosini artigiani del nobile metallo.

La REDSHIFT è comunque una moto da tutti i giorni, non esclusivamente da esibizione.
Uno dei principali componenti che rispettano questa idea è la nuova sella del passeggero/codino che ha una doppia valenza, da un lato, “cover monoposto” con una base fatta in alluminio ricavato dal pieno che crea una continuità visiva con la geometria della coda/serbatoio, mentre semplicemente girandola si scopre la sella imbottita per ospitare all’occorrenza il passeggero.

Il nome del progetto “Redshift”, il fenomeno per cui la luce emessa da un oggetto astrale ha una dimensione d’onda maggiore rispetto a quella che aveva in emissione, shiftando il proprio colore verso il rosso, simboleggia l’evoluzione della DUU, da moto di piccola serie a moto unica evoluta.

IL REDSHIFT:

  • Lo spostamento verso il rosso è il fenomeno per cui la luce emessa da un oggetto ha una lunghezza d’onda maggiore rispetto a quella che aveva in emissione.
    Questo vuol dire che il colore vira verso il rosso.
  • Il più importante è il REDSHIFT in ambito cosmologico, dovuto all’espansione dell’universo. Le stelle in particolare mostrano uno spostamento verso il rosso corrispondente alla rapidità con cui cresce la loro distanza dalla terra.
  • Il rame usato sulla nostra DUU rappresenta il suo spostamento dalla DUU originale, invecchiando il suo colore cambierà, assumento le varianti cromatiche che il materiale vorrà.
logo

ITALIAN MOTORCYCLE CONTEST
"BEST OF SHOW 2018"

La nostra DUU "Redshift" ha vinto il premio "BEST OF SHOW" al contest nazionale IMC , scontrandosi con altre moto bellissime e di altissimo livello.

Questo ovviamente ci riempe di orgoglio e ci spinge a fare sempre meglio.

I partners del progetto:

Andreani sospensioni
Rizoma
S&S
SILVER TRE Silver 3
Paaschburg & Wunderlich GmbH
Motogadget
TAPPEZZERIA MARRA Fabrizio Marra
ph. Arianna Pavani
ph. Donato Cannatello
FACEBOOK INSTAGRAM ph. Guido Polli

Press Kit GIVEN REDSHIFT

Scarica qui il Press Kit della GIVEN REDSHIFT

Piaggio MP3 “Stream”

L'MP3 Piaggio secondo GIVEN!

Tecnologico, funzionale e sovversivo.

Rovesciare il concetto di scooter: I tempi sono ormai maturi per una ristilizzazione del classico scooter inteso come brutta meccanica coperta da un bella forma di plastica, il mercato è pronto per guardare con occhi nuovi i moderni commuter urbani. C'è una forte necessità di un mezzo che ci consenta comodi spostamenti quotidiani con semplicità, affidabilità e comfort. Oggi però lo scooterista "maturo", colui che cerca un prodotto affidabile e fruibile ma anche che gli consenta di essere notato e che trasferisca agli altri la propria esperienza e passione motociclistica, è disposto a rinunciare a qualcosa in termini di comodità pur di avere un mezzo che lo caratterizzi e lo identifichi, ma anche e sopratutto che lo diverta, che lo entusiasmi!

Noi vogliamo realizzare un oggetto che raccolga in se non i vantaggi di tutti i mondi motociclistici, ma le sensazioni, le pulsioni, le attrattive tipiche di tutti i mondi, confluendole in un progetto dalla facile industrializzazione e commercializzazione.
.1 Prestazioni: Il motore torna ad essere il cuore pulsante, l'elemento accentratore, la base di partenza, inutilmente sonoro ma efficientemente perfetto. Un moderno 300cc è il propulsore perfetto come equilibrio tra leggerezza e performances, ma in questo caso è necessario un propulsore di cilindrata superiore (500~800cc) che trasmetta vibrazioni positive come una moto.
.2 Senza tempo: Da sempre il binomio-ossimoro forma vs Funzione ha attanagliato i progettisti, in questo eterno dualismo solo una cosa è certa, la funzione è eterna, la forma invecchia. La nostra visione è legata strettamente alla funzione del particolare, alla sua attualità meccanica.
.3 Fascino: Il fascino in questo caso è un bambino che guarda un cestello della lavatrice girare. Una necessità quotidiana, un rito abitudinario che nonostante la sua vanità visiva riesce ad incantare per il suo caleidoscopico giro di colori e di particolari.
.4 Meccanica: La raffinata meccanica, fatta di componenti funzionali ma anche belli, non troppo industriali, ben realizzati e studiati per essere visti ed apprezzati, per incuriosire ed attrarre.

Lo Stream è la nostra proposta di stile futuro per la famiglia MP3. E' la sua naturale declinazione in chiave 2020, è ancora uno scooter ma i suoi dettagli sono da supernaked. E' un progetto con i piedi per terra che esplora sentieri che altre case motociclistiche hanno lasciato per ora inesplorati, intende lo scooter non come mezzo di ripiego motociclistico ma come evoluzione della motocicletta classica.
La nostra proposta prevede varie possibilità di definizione, dalla maquette statica fino ad un prototipo marciante e con caratteristiche concrete di produzione. E' equipaggiato con il top di gamma attuale per quanto riguarda meccanica e motoristica. Il suo contributo innovativo riguarda lo stile non la meccanica.

Vespa Tattoo

Cosa si può dire sulla Vespa che non sia stato già detto? Forse darle un bel tattoo?


La vespa è un'icona del motociclismo e della motorizzazione popolare, ha attraversato i decenni rimanendo sempre sulla cresta dell'onda, sempre fedele a se stessa, sempre un mito della motorizzazione leggera. E' stata interpretata in tutte le possibili chiavi di lettura, da quelle più pistaiole e divertenti fino a quelle più hipster (o hippy), passando vari culti come quello generato dal film Quadrophenia del 1979, simbolo di una generazione in vena di ribellarsi alla ribellione!

Negli anni la vespa è stata smembrata, colorata, pasticciata, preparata, alleggerita ed appesantita, nobilitata e volgarizzata... noi l'abbiamo semplicemente tatuata!

Noi abbiamo inciso indelebilmente la sua pelle di acciaio (sempre rimasta in acciaio, sempre fedele allo schema originale di Corradino D'Ascanio), le abbiamo scolpito sopra un bellissimo disegno floreale che è diventato parte integrante della sua carrozzeria/telaio, parte indelebile, come un amore eterno, che non si può cancellare con un semplice strato di vernice, che rimarrà sempre lì dove è stato messo.

Abbiamo inciso la scocca con un punteruolo e con mano abile di tatuatore o meglio cesellatore abbiamo creato un leggero bassorilievo appena percepibile al tatto, abbiamo quindi ricoperto con la vernice originale la "ferita" creata per assicurarle resistenza nel tempo e per rendere ancora più leggero ed impercettibile il nostro intervento.

Il risultato è un disegno appena percepibile, estremamente elegante, estremamente sublime, come solo noi Italiani sappiamo fare.

Il tatuaggio moto è un procedimento che abbiamo inventato noi di Given e possiamo declinarlo in molte varianti, più o meno raffinate, più o meno visibile, a seconda della moto, del proprietario, e del materiale su cui andiamo a lavorare. Possiamo lavorare su plastica, su alluminio o su ferro, verniciati o grezzi, per ognuno di questi materiali abbiamo messo a punto un procedimento a seconda delle caratteristiche del materiale e della finitura richiesta.
Per maggiori informazioni potete vedere la nostra pagina dedicata a questa finitura.

La lavorazionè è stato un processo poco complesso dato che la carrozzeria della vespa è strutturale e non smontabile, quindi è stato un divertente piacere lavorare direttamente sulla moto.

Impianti ABS moto OEM

Grazie alla nostra partnership con un costruttore di impianti ABS di primo equipaggiamento, riusciamo a seguire i costruttori di motociclette per il loro montaggio di primo equipaggiamento OEM di impianti di ABS moto.

Le prestazioni del nostro prodotto ABS ha passato con successo la certificazione EUR IV Standard (Luxemburg ATEEL) ad Agosto 2015 ed anche la certificazione EMC a Novembre 2015. L'azienda è stata valutata IATF16949 attraverso il TUV (Germania) a dicembre 2015 ed abbiamo anche portato a termine una collaborazione strategica  con tante imprese internazionali come Benelli, PIAGGIO, SWM, LONCIN, LiFan, QianJiang, Aeon, ZongShen.

Presentazione del prodotto :

  • Migliora la stabilità ed il controllo della moto
  • Accorcia la distanza di frenata
  • Design leggero (all-in-one) e di facile inserimento nella moto
  • Dimensione: 86.6×64×98.6mm
  • Peso: ≈0.746Kg
  • Identificazione automatica del tipo di manto stradale e Slittamento a controllo variabile
  • interfaccia diagnostica CAN e KLINE
  • Bassa emissione di rumore
  • Controllo a singolo canale: ruota anteriore
  • Controllo a doppia canale: sia ruota anteriore che posteriore
Test di frenata di emergenza a 100 km/h con e senza ABS

Test di frenata di emergenza a 100 km/h con e senza ABS

Impianto ABS a doppio canale F/R all-in-one. Completamente integrato. Dimensioni di soli 80x80x100mm.
Impianto ABS a doppio canale F/R all-in-one. Completamente integrato. Dimensioni di soli 80x80x100mm.
EHCU(Double Channel)

Vantaggi tecnici:

  • Design compatto e dimensione specifica per l'installazione su moto
  • Valvola solenoide a micro-flusso per il sistema di frenatura
  • Sviluppo dell'algoritmo e codice di auto-generazione basato su Matlab/Simulink
  • Controllo della velocità di rotazione della moto basato su PWM
  • Sistema con architettura MCU + ASIC  su PCB  a quattro strati
  • RTOS rispetta i requisiti OSEK
  • Sviluppo della ECU in rispetto dei requisiti ISO26262
  • Supporto per la comunicazione tramite la linea K e CAN, con fornitura di diagnosi completa degli errori
  • Più di 100 monitoraggi della sicurezza e delle strategie della gestione
  • Supporta la funzione di calibrazione basata su CCP (CAN Calibration Protocol)
  • Tecnologia di produzione avanzata, tecnologia di correzione degli errori ed attrezzatura moderna di produzione

Funzionamento del prodotto:

il sistema anti-bloccaggio di frenatura (MABS) è disegnato specificatamente per motocicletta, considerando la dinamica del veicolo e le caratteristiche del sistema di frenatura.
Basandosi su stato di movimento della ruota frenata (lettura ogni millisecondo) dal sensore della velocità della ruota, l' ABS regola la coppia di frenatura per evitare che le ruote si blocchino.
Questo è un sistema di controllo a circuito chiuso e può avere i seguenti vantaggi:

  1. La stabilità del veicolo può essere assicurata in qualsiasi momento della frenata.
  2. La distanza del frenata può essere accorciata facendo un pieno uso del grip gomma-suolo.

Sezione della pompa di attuazione

Sezione del sensore di sovrapressione

Harley Davidson V-ROD “VRASCAW”

Harley Davidson Vrod Muscle by Given CEFEIDE

Una moto molto discussa l'Harley Davidson V-Rod, in tutte le sue molteplici variazioni. Addirittura molti non la considerano una vera Harley Davidson per via del suo tecnologico motore raffreddato ad acqua, contrario ai principi di semplicità delle moto di Milwaukee.
Eppure a noi piace molto, ci piace per la sua linea bassa e muscolosa, per il suo stile "inutilmente " performante.

Forse potremmo addirittura dire che meglio di tutte le altre Harley Davidson il V-Rod rappresenta la filosofia americana dell'andare in strada, grosso motore, grosse prestazioni, ciclistica da cancello ed assetto sballato. Solo ed esclusivamente da burn-out o da sparo autostradale (o meglio "Highway"!)

Il nostro intervento sulla moto si è concentrato, come da prassi per quanto riguarda le customizzazioni che prendiamo in considerazione, in primis sui volumi generali, in seconda istanza abbiamo riconsiderato la guidabilità ed in generale le misure sia antropomorfiche che geometriche della moto, infine ci siamo concentrati sui dettagli.

La questione volumi è stata risolta cercando di dare alla moto un look complessivo più tozzo e meno allungato della versione originale della Harley Davidson V-Rod, siamo intervenuti quindi sul posizionamento e sulla forma delle componenti di carrozzeria come serbatoio, faro, strumentazione e coda.

Per quanto riguarda l'assetto e la geometria abbiamo alzato il posteriore in modo da accorciare l'interasse, alzare il baricentro e verticalizzare l'angolo dell'asse di sterzo, questo ha portato ad una migliore manegevolezza e guidabilità, più adatta all'uso quotidiano della motocicletta.

Infine abbiamo sviluppato tutti i dettagli, estetici e meccanici, disegnando in 3D le parti da realizzare, procedendo con una prima versione in stampa 3D, ed una volta confermata la bontà, siamo passati alla realizzazione dei componenti in alluminio, plastica ABS e plastica trasparente PMMA tramite CNC.

In definitiva la nostra Harley Davidson V-Rod rappresenta perfettamente il nostro stile di customizzazione moto tailor-made, fatta su misura in tutti i sensi per il cliente, in modo che possa girarci tranquillamente, con rispetto delle regole e con attenzione allo stile ma anche all'usabilità.

Color & Trim – verniciatura e grafiche

Una buona verniciatura è la base ma è anche il fiore all'occhiello di una motocicletta.
Lo stesso, o forse anche più, dicasi per il "color & trim" ovvero l'allestimento grafico completo del progetto.

Grazie al nostro estro ed alla nostra pazienza e cura dei dettagli possiamo realizzare la verniciatura grafica completa della moto, sia essa in tinta piatta, o con colori particolari e sopratutto grafiche accattivanti.

GHOST

ROBERTO VA A BONEVILLE

Il navigatore del Multivan alle nove e trenta ci ferma davanti al cancello chiuso di una cascina. Scendo dall’auto. Nel cortile una signora anziana sa già quale sarà la domanda che le rivolgerò. Prima di me al di là del cancello grigio ha ascoltato le stesse parole da Graziano Rossi, Marco Belli, Makoto Tamada.
“Si, questo indirizzo è via Ca’ Nove uno, ma hanno dato lo stesso nome a una via della zona industriale qui vicino. Dovete tornare verso Verona. Al semaforo girate a sinistra e alla prima rotonda a destra.”
Spengo il navigatore tedesco e ci affidiamo a Google Map. Lo smartphone di Diego in dieci minuti ci porta davanti al cancello della In-Motion. Gianna ci accoglie in ufficio. L’aria condizionata ci urla, come se servisse, che fuori ci sono quaranta gradi. Attraverso i vetri, nel capannone, i marchi HRC e Minolta sanno di MotoGp. Lungo la parete una fila di serbatoi colorati con il marchio Zaeta. La ragazza con i leggings azzurri imballa nelle scatole i cerchi Kineo pronti per essere spediti. Un bel culo….

 

Roberto ci ha dato appuntamento qui, nell’azienda di Giulio Bernardelle, per realizzare le fotografie che racconteranno la prima puntata di questo progetto folle. Folle come lo sono i progetti che legano stretti gli uomini alle passioni. Roberto Maria Crepaldi è un sessantino figlio d’arte. A diciassette anni accompagnava i clienti della concessionaria del padre a ritirare le auto da Enzo Ferrari. Negli anni ha contribuito a portare in Italia i marchi Jaguar, Aston Martin, Triunph, Harley Davidson e Husquarna. Nel 1993 ha fondato il team CR&S Britten e con la Britten V 1000 ha partecipato a tre edizioni del Tourist Trophy.
Oggi, con il marchio RMC, Record Motor Cycles, lavora per andare sul lago salato di Boneville e battere quel record di velocità fermo a quattrocentoventitre chilometri all’ora.
Mentre Diego prepara corpi macchina e obiettivi, la squadra di Roberto a poco a poco si riunisce. Ugo Torri è un imprenditore e un gentleman driver con la passione per la velocità e le belle moto. Giulio Bernardelle è il responsabile tecnico del progetto. Ha vinto due mondiali con Valentino Rossi e Roberto Locatelli, è stato direttore tecnico dei team Pramac Honda e Konica Minolta Honda in MotoGp. Donato Cannatello è il designer responsabile della carrozzeria streamlined della moto. Dario Marchetti ha corso su pista e su strada, nel mondiale, in superbike, nell’endurance, a Macao e Suzuka. In America ha già vinto a Daytona e sul lago salato di Boneville sarà quasi sdraiato sulla RMC per correre a oltre quattrocentoventi all’ora verso il record.
I ragazzi di In-Motion portano fuori dal capannone il prototipo della RMC. Il team si stringe intorno alla motocicletta. Diego inizia a scattare.

Immaginatevi un tardo pomeriggio invernale, un uomo si siede alla sua scrivania, ha davanti un foglio bianco sul quale sta per iniziare a tracciare i primi, emozionati, segni di matita facendo prendere forma allo schizzo del suo sogno, a due ruote, con un marchio tutto suo, che non nasconde certamente i traguardi ambiziosi che vuole raggiungere, Record Motor Cycles.
Quest’uomo si chiama Roberto Maria Crepaldi, e di sogni a due ruote ne ha già realizzati parecchi. Nasce professionalmente nell’ambiente delle quattro ruote, iniziando a lavorare con il padre, che era Concessionario Ferrari. Lui, giovanissimo, ha così modo di conoscere da vicino un personaggio importante per la sua formazione e che di sogni ambiziosi realizzati se ne intende parecchio, Enzo Ferrari.
Dopo l’esperienza nel settore auto, dove passa da Ferrari a Jaguar a Aston Martin, Roberto si dedica alla sua grande passione, le moto, e non si ferma al solo piacere di guidarle. A inizio anni ‘80 partecipa al rilancio in Italia di tre marchi assai famosi quali Harley Davidson, Triumph e Husquarna. Nel 1993 fonda il Team CR&S, CafeRacer & Superbikes e incontra un altro personaggio importantissimo, il neozelandese John Britten, un architetto appassionato di moto che ha progettato e costruito nel garage di casa la sua una moto da corsa che porta il
suo cognome. Motore bicilindrico a V 1000 cc con soluzioni ciclistiche geniali ed innovative, la Britten corre nella neonata categoria B.E.A.R.S (riservata a prototipi di moto bicilindriche e tricilindriche non giapponesi) e il Team CR&S diventa il punto di riferimento in Europa e con la Britten V1000 prende parte a moltissime gare internazionali titolate, tra cui 3 Tourist Trophy all’Isola di Man e vince il Campionato B.E.A.R.S. World Series.
Roberto e John sono molto amici, hanno idee ed obiettivi comuni e in comune hanno anche tantissima passione che, condita con altrettanta energia, gli permette di raggiungere questi ambiziosi traguardi tecnici e sportivi. Come molte belle ed emozionanti storie, anche questa purtroppo vive un terribile momento quando, nel settembre del 1995, un brutto quanto inesorabile male si porta via John, a soli 45 anni. Roberto e il Team CR&S tornano al Tourist Trophy nel 1996, su quella magica isoletta spersa nel Mare d’Irlanda, laddove tutto era iniziato pochi anni prima, e con Shaun Harris alla guida, la Britten V1000 passa sotto la bandiera a scacchi del Senior TT, una grandissima soddisfazione per ricordare ed onorare il suo costruttore con un altro sigillo sportivo importante che lega indissolubilmente quel sodalizio vincente venuto dagli antipodi e che non mancherà di stupirci ed emozionarci ancora in futuro …statene certi.
Nel 2002 Roberto diventa costruttore e il marchio CR&S presenta due interessanti ed originali moto, la monocilindrica CR&S VUN nel 2005 e la bicilindrica CR&S DUU nel 2009.
Torniamo a quel foglio di carta, che pochi minuti dopo, di bianco ha ben più poco. Roberto, che anche in questo ha le idee ben chiare, oltre ad aver tracciato le linee della moto che dovrà nascere, ha già anche in mente la formazione che dovrà trasformare quella bozza, prima affinandola e poi materializzandola, dando vita a un prodotto davvero unico e terribilmente veloce, tanto veloce da onorare il marchio che porterà sul serbatoio nel tentativo di stabilire un nuovo Record di Velocità, anzi due, sul lago salato di Boneville.
La squadra deve essere coesa ed efficace, perché di lavoro da fare ce ne sarà davvero tanto e bisognerà farlo bene, molto bene. Per questo Roberto viene affiancato da Ugo Torri, imprenditore, grande appassionato di due ruote e che di traguardi ambiziosi raggiunti se ne intende parecchio, Ugo è il direttore del Progetto RMC.

Per la parte tecnica la responsabilità progettuale ed esecutiva di questa affascinante avventura viene assunta dall’ingegner Giulio Bernardelle, con vastissima esperienza nel mondo delle corse sia nei motori a due tempi, contribuendo ai Titoli Mondiali di Roberto Locatelli e Valentino Rossi in sella alle Aprilia 125 e 250 cc, sia nel campo dei propulsori a quattro tempi con trascorsi in MotoGP.
L’aerodinamica è l’altro capitolo di fondamentale importanza per battere il record attuale, che a Boneville per la categoria Partially Streamlined, parzialmente carenate con pilota esposto, dove i nostri hanno deciso di cimentarsi, è di 423 km/h. Si, avete letto bene sono quattrocentoventitrè chilometri all’ora, e le linee delle moto saranno curate e realizzate da Donato Cannatello, titolare della Given, dinamica azienda specializzata nello studio prototipale e nella realizzazione di carrozzerie complesse.
Anche nella scelta del pilota Roberto dimostra nuovamente di saperci fare davvero. Colui che avrà l’onere, e l’onore, di ruotare la manopola del gas si chiama Dario Marchetti, pilota professionista dalla carriera ultra trentennale, Dario ha corso in molte delle piste e dei tracciati più importanti ed affascinanti del mondo, da Daytona a Macau collezionando tantissimi successi. Durante una piacevole chiacchierata Dario mi confida: “sai, il fatto che abbiano scelto me non solo mi riempie d’orgoglio, sono emozionato e davvero onorato di fare parte di questo Team, Roberto lo conosco da tanto tempo e lo stimo molto, siamo amici e per lui ho già corso qualche anno fa, proprio su quella fantastica moto chiamata Britten V1000 del Team CR&S”. Tutto torna, magicamente, con passioni ed emozioni che si ritrovano e si intrecciano. “Poi”, prosegue, “alla mia lunga carriera mancano solamente due cose, un tentativo di Record ed il Tourist Trophy dell’Isola di Man al quale dovevo prendere parte negli anni ‘80 ma per quest’ultimo ormai è tardi”.
Grande Dario, ora pensiamo al Record e poi per il TT – inteso come Lap of Honour – forse si potrà fare qualcosa …ma per il momento non sveliamo nulla e restiamo concentrati su Bonneville.
Completano il Team il Responsabile Media Riccardo Capacchione, giornalista professionista nonché valido tester per moltissime riviste di settore e Raffaele Canepa, fotografo, e regista che svolgerà la funzione di Produttore Media.
Il progetto è davvero interessante e tecnicamente assai intrigante. Un telaio con struttura mista ospiterà il propulsore aspirato a 8 cilindri, molto compatto, posizionato longitudinalmente. Le cilindrate saranno di 2000cc per “Red Spirit”, che rende omaggio all’immensa cultura motociclistica italiana, per molti anni punto di riferimento assoluto per tutte le altre nazioni, e di 2500 cc per “Tribute to John Britten” per onorare questo geniale personaggio che con pochi mezzi, coadiuvato da un manipolo di amici tecnici, ha creato una delle più belle motociclette da corsa mai esistite, suggellando il forte legame tra John e la velocità. Nel 1993 un siluro motorizzato Britten V1000 conquistò i Record mondiali sul quarto di miglio e sul miglio con partenza da fermo e sul chilometro lanciato.
I lavori procedono spediti e tra qualche tempo potremo sentire il suono di questo poderoso propulsore che avrà una potenza di oltre 400 cavalli. E’ partito il conto alla rovescia per la Boneville Speed Week del 2017. Ghost avrà il piacere e l’onore di raccontare tutte le tappe evolutive di questa bella ed emozionante avventura.
Grazie Roberto e grazie a tutto il Team RMC. Bonneville si avvicina, accendiamo i motori!!!

 

Testo: Pier Giuseppe Ortalda
Foto: Diego Mola

H4 – MOTO TATTOO

Forti dell'esperienza con la nostra finitura "Unpaint", ne abbiamo sviluppato una ulteriore evoluzione, la "Moto Tattoo"! Come i tatuaggi vengono incisi permanentemente sulla nostra pelle, allo stesso modo abbiamo cercato di incidere indelebilmente sulla pelle della moto la sua grafica, il suo stile, la sua vena artistica o le sue ispirazioni.

Ne abbiamo quindi sviluppato un processo di incisione definitiva che si può applicare su superfici grezze, sia in metallo che in plastica. Il processo viene realizzato a mano con le stesse procedure di un tatuaggio per pelle umana, quindi, bozza su carta, transfer su parte ed incisione a mano libera.

Da questa base possiamo poi ricoprire o rifinire il pezzo con diverse grafiche, verniciature o trattamenti galvanici.

Il trattamento può essere applicato sia su parti di carrozzeria che parti meccaniche, carter, coperchi o altro.

Engineering e Modellazione superfici

Il design ha bisogno di Engineering

Quello che ci distingue dagli altri appassionati di moto, è che a noi piace sporcarci le mani con il grasso e l'olio, adoriamo il truciolo, ma siamo anche fanatici della progettazione al computer! Quindi il nostro primo approccio ad una progettazione è informatico ed in particolar modo 3D. Con i nostri software ed hardware e con le nostre mani creiamo superfici in classe A o B, solidi o semplicemente modelli da rendering che siano sia belli ma anche e sopratutto funzionali. Funzionali vuol dire che li puoi mandare direttamente ad una fresa, un 5 assi o una macchina di rendering, e non avrai problemi di peso, di sottosquadri, o di altro.

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Sviluppo applicativi e configuratore 3D

Grazie alla nostra esperienza nella progettazione motociclistica, nel design e stile e nella modellazione tridimensionale, abbiamo sviluppato un configuratore 3D che può essere declinato come configuratore moto, configuratore auto o più genericamente come configuratore di prodotto. In realtà, per essere più precisi, è una piattaforma di configurazione completa per molteplici tipi di oggetti, in primis ovviamente le motociclette capace di funzionare su svariate piattaforme.

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Perchè il nostro configuratore 3D?

A differenza dei convenzionali sistemi di configurazione, il nostro è molto più esteso e modulare ma sopratutto evolvibile nel tempo in maniera molto semplice.

 

Questo sistema si traduce in uno strumento, per le aziende produttrici di motociclette (o altri prodotti), estremamente utile ed efficace.

 

 

 

 

Funzionalità configuratore 3D:

 

 

Con il nostro sistema il cliente può facilmente inserire nello stesso contenitore di configurazione:

  • Molteplici modelli o varianti, evolverle nel tempo e nei dettagli (esempio costi, valute, localizzazioni etc.)
  • Sistemi di controllo e tracciamento dati dell'utente finale (Geolocalizzazione, indirizzi e preferenze...)
  • Listini aggiornati in tempo reale in multi-valuta
  • Collegamento e configurazione diretta nel Dealer Corner
  • Acquisto on-line
  • Sistemi immersivi per eventi, fiere e presentazioni
  • Aggiornamenti di Grafiche, accessori, colori ed ovviamente modelli
  • Variazione di Model Year

 

 

 

 

In Fiera ?

Il nostro configuratore 3D funziona su due monitor, uno di controllo ed uno di visualizzazione, in questo modo l'esperienza non è esclusiva dell'utilizzatore, ma coinvolge tutto il pubblico!

Provalo ora!

Fatti un giro virtuale nel nostro configuratore 3D per UM Motorcycles

UM Global 3D Configurator

Un esempio di una possibile release di configuratore 3D in modalità WEB.
Utilizzabile anche in modalità full screen.
Richiede scheda video GTX o simili.

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UM RENEGADE SCRAMBLER 300W

La UM RENEGADE SCRAMBLER 300W è un prototipo (showbike) realizzato per UM Global sulla base di un loro prodotto attualmente in commercio, la RENEGADE COMMANDO.

Della moto originale ovviamente abbiamo dovuto tenere quante più parti possibili per ottimizzare il processo di engineering e messa in produzione, inoltre abbiamo riutilizzato alcune parti di attuale produzione UM in modo da consertire all'azienda una vantaggioso economia di scala.
La modifica principale ha ovviamente riguardato le nuove misure di ruote ( 120/70 R19 Ant. e 170/60 R17 Post.) che abbiamo dovuto utilizzare per conferire alla moto un nuovo assetto enduristico, abbiamo quindi ri-raggiato i mozzi esistenti con un nuovo set di Takasago Excel e montato dei panciutissimi e tassellatissimi Continental TKC 80.
Allo stesso modo siamo dovuti intervenire sull'assetto per sollevare la moto, quindi al posteriore abbiamo optato per un paio di ammortizzatori da 380mm, mentre la forcella è rimasta quella di serie per limitare gli investimenti.

Per le sovrastrutture abbiamo attinto con piacere da quelle che sono le componentistiche di serie di produzione UM, sempre di altissimo livello considerata la fascia di mercato, mischiando elementi classici con parti più moderne ed in alcuni casi "dirompenti" come il paramotore in lamiera da 4mm realizzato con la nostra tecnica del "Sheet-Box". Abbiamo inoltre sperimentato una novità assoluta in ambito motociclistico, cioè la realizzazione di componenti in legno realizzati da disegno 3D tramite fresatura a controllo numerico (CNC), realizzando così delle "guance" serbatoio con una perfetta attinenza di forma con le superfici del serbatoio originale ed alcuni dettagli nella zona posteriore.

Il resto dei particolari sono realizzati in stampa 3D ma anche da abili artigiani locali, il bellissimo rivestimento in pelle ne è un esempio, ma anche i parafanghi in lamiera non scherzano.
La moto è stata presentato al salone della moto di Milano EICMA 2018 ed a detta di molti è stata una delle proposte più stimolanti che si siano viste.

Appena rientrati da EICMA 2017

Una bella carrellata di foto dell'evento EICMA presso lo stand UM Global che ci ha visti partecipi della realizzazione del prototipo che potete ammirare nelle foto e dell'allestimento del "Customization Corner". Lo scopo di entrambi i progetti era quello di valutare la risposta del mercato italiano verso il prodotto moto UM ed anche di analizzare le nuove possibilità offerte dalla customizzazione "on demand" legata alle moderne tecniche di prototipazione e stampa 3D.

I risultati in termini di risposta del pubblico sono stati estremamente gratificanti.
Grazie a chi è passato a salutarci o a vedere quello che abbiamo fatto.

H2 – FINITURA “UNPAINT”

L'"UNPAINT" è un processo di finitura che abbiamo sviluppato in GIVEN.

E' una proposta di customizzazione "leggera" per quelle moto che hanno già un bello stile o design, ed oggi ce ne sono tante... sulle quali non ci piace l'idea di intervenire troppo.

Un procedimento quindi poco invasivo, che conserva le caratteristiche funzionali della moto di serie (accoppiamenti, qualità e funzionalità), pur dando alla moto un look più personale, più vissuto ed anche più usabile.

La finitura non è altro che un lungo processo di carteggio con carte di diversa grana, basi di colore che vengono poi sfumate, grafiche, loghi, adesivi vari ed infine vernice trasparente.

Given “VRS02” Rèfola

Given “VRS02” Rèfola

"La Rèfola è un breve respiro che scompare prima ancora di dare coscienza di sé "

L'unica nostra piccola eccezione alle moto sono le biciclette.... La VRS02 è una bici che abbiamo fatto per divertimento e per necessità interne. Ci piaceva l'idea di avere una bici veloce e scattante, impostata e stilosa.
Abbiamo scartato lo scatto fisso ma abbiamo tenuto la linea stilistica delle bici con questo tipo di trasmissione. Il tutto farcito ed accompagnato da componenti di alto livello e look da urban fight!

La VRS02 è l'evoluzione della VRS01, bici dalla quale deriva, abbiamo realizzato una nuova finitura per il telaio in alluminio, grattandolo per portarlo a nudo e poi dandogli delle tracce di colore amaranto "Ruggine", un esempio tipico della nostra tecnica di finitura "Unpaint".

 

La meccanica è invariata nella sua semplicità e funzionalità, posizione racing, freni buoni, ruota libera, ma look da "scatto fisso", gomme larghe per copiare bene il pavè urbano.

Triumph Speed Triple 1050 “PIER”

Pier è un appassionato di quelli seri.
La sua Speed Triple 1050 passa più tempo sotto i ferri che in strada. Eppure Pier ne fa di chilometri in moto… Giri in solitaria sui passi e finesettimana di coppia (ovviamente con una moto biposto)….
Sulla sua Speed Pier ha realizzato da solo o con il nostro aiuto tutte le parti necessarie per trasformare la sua “civile” Speed Triple nella belva di customizzazione e divertimento che potete ammirare in questa pagina.
Tutto è stato curato al dettaglio, vite per vite, pomellino per pomellino, fino ad arrivare a telaio posteriore, codino, e ruote realizzate secondo il suo disegno.

 

Nel caso specifico, per il codino siamo partiti da un modello in poliuretano estruso a bassa densità “scolpito” a mano dallo stesso Pier, l’abbiamo ingegnerizzato tramite scansione 3D e reverse engineering, con risoluzione di problemi geometrici, sottosquadri, sformo e specularità. Da questo abbiamo ricavato un primo modello in ABS fresato dal pieno da utilizzare come “Master” di stampo per la fibra di Carbonio.
Infine abbiamo laminato la fibra fino ad avere replicato perfettamente le forme iniziali con un prodotto finale super robusto e pesante solo qualche etto.

 

 

Le ruote anche sono state realizzate espressamente su richiesta e disegno di Pier, ruote a raggi non troppo spessi, funzionali e leggere, tubless, monobraccio e verniciatura bicolore.
Non è stato facile far confluire tutte le richieste ma con l’aiuto del nostro Jonich è stata quasi una passeggiata.
Trovate le ruote disponibili anche nel nostro shop-on line.

 

BMW R NineT “Racer”

A me la R Ninety onestamente non fa impazzire. È senza dubbio un ottimo prodotto, riempie una nicchia che era abbastanza vacante prima di lei, certo ci sono altri modelli di concorrenza con caratteristiche simili, ma in casa BMW mancava una moto così semplice, piccola, moderna e stilosa.

Sarà ma a me sembra accentuare troppo questi aspetti; troppo piccola, troppo forzatamente stilosa. E le manca quel carattere “strambo” tipico delle moto della casa dell’elica.

Su richiesta di un amico abbiamo preparato un paio di varianti dal piglio più sportivo e dal carattere più personale.

La sua caratteristica principale è quella di essere visivamente una sportiva, che però ben si concilia con l’uso di tutti i giorni o con il Gran Turismo grazie al manubrietto originale montato su un cupolino che non interferisce con lo stesso.

Il nostro vuole essere solo un leggero restyling, un’operazione da moto custom, non da concept.

Potrebbe essere una ‘one-shot’ ma anche eventualmente un kit di trasformazione.

La scelta potrebbe stare a voi perché la nostra Ninety è in vendita come P.U.C.A. nel nostro Shop.

STYLE FLOW – Corso di Stile, Design, Render e Sketches (Modulo “D”)

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PLASTIC FLOW – Corso di modellazione fisica e stampa 3D della plastica (Modulo “C”)

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METAL FLOW – Corso di saldatura TIG AC/DC Acciaio, ferro ed alluminio (Modulo “B”)

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PIXEL FLOW – Corso base di modellazione 3D (SOLIDWORKS) (Modulo “A”)

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CR&S DUU “Nd01”

CR&S DUULa CR&S DUU è una moto che conosciamo molto bene, abbiamo collaborato allo sviluppo direttamente in CR&S seguendone lo stile e l'engineering dall'inizio fino alle customizzazioni dirette per i clienti più esigenti.
Ora ne abbiamo realizzato una versione, vetrina delle nostre capacità progettuali, dove abbiamo potuto esprimere appieno le nostre idee in merito di stile motociclistico e dove poter applicare al massimo i criteri che da sempre ci accompagnano: funzionalità, estetica, attenzione ai particolari ed avversione alla vernice e tutte le coperture futili.

 

La nostra CR&S DUU è stata ovviamente oggetto di una profonda customizzazione dovuta principalmente al fatto che il modello da cui deriva, la CR&S DUU "Biotta", nasceva come versione "nuda" della CR&S DUU originale. A causa di uno sviluppo incompleto dell'iniziale progetto in CR&S però la moto è stata "denudata" (Biotta n.d.r.) solo nella parte anteriore, lasciando uno strano mix tra la parte anteriore nuda (anche troppo) e la posteriore che invece presentava ancora parti in plastica di carrozzeria tradizionale... Troppo approssimativo per una moto di questo calibro!

Abbiamo quindi cercato di riequilibrare lo stile tra la parte anteriore e quella posteriore, ricoprendo leggermente la prima e spogliando la seconda.
In Given abbiamo quindi plasmato la DUU nel CAD prima e nell'alluminio poi, tutto o quasi in alluminio, tutto o quasi al CAD.

 

Alcune parti abbiamo preferito farle a mano seguendo l'ispirazione del momento (è sempre giusto lasciare una parte dell'opera al cuore), ma perlopiù la moto è stata interamente progettata, visualizzata e poi realizzata, tutto con un work-flow che oramai ci contraddistingue e ci vede tra i pionieri della tecnica.

La moto è stato il frutto di molto lavoro, in generale il nostro approccio ai progetti prevede sempre una fase preliminare di concept 2D che sottoponiamo al cliente (sia esso azienda o privato), dove cerchiamo di mettere in chiaro tutti i punti che saranno oggetto di interventi e principalmente cerchiamo di identificare da subito i due parametri più importanti: Volumi e stile.

Una volta fatto questo procediamo con la definizione del progetto, sviluppandolo con l'uso del computer, ma anche della matita o direttamente dell'officina meccanica.

 

Tutti pezzi disegnati al CAD sono stati realizzati in CNC da parti di alluminio o plexiglass o ABS ed altri materiali. Grazie alle nostre competenze in ambito progettuale abbiamo disegnato ex-novo il gruppo ottico posteriore con un fregio autoilluminante che richiamasse il nostro logo senza però essere troppo evidente.

GIVEN “Malè”

Questa bici è stata realizzata per una persona molto speciale, di conseguenza la bici in se non doveva essere troppo “special”, lo è già il suo utente.
Abbiamo quindi realizzato un oggetto che non desse troppo nell’occhio, che fosse discreta ed elegante ma sottilmente stravagante.

Come spesso succede in questi casi, l’oggetto nasce da un particolare che dà il “LA” al tutto, in questo caso sono le ruote a 144 raggi di provenienza Indonesiana, da queste si è partiti per il progetto complessivo, utilizzando un telaio in alluminio realizzato a mano in Italia ed una forcella “MTB old school” reinterpretata.
Importantissima, la guidabilità/usabilità è stata esaltata al massimo, con una rapportatura singola ma giusta sia per partenze comode che per buone
velocità di viaggio.

Freno solo sull’anteriore e ruota libera al posteriore.

La verniciatura ovviamente ha richiesto molte mani di vernici e vari tentativi per trovare il giusto equilibrio tra visibilità ed eleganza, ma siamo sicuri che girare su una bici così sarà un piacere per la sua fortunata proprietaria!

Kawasaki ZXR 1100 “STEALTH”

Un classico rieditato in chiave moderna post/atomica!

Logo_Officine_Riunite_MilanesiCreata per e con "Officine Riunite Milanesi" partendo da una Kawasaki ZXR 1100, "Lamaialona" è uno studio di design volutamente forte su di una base molto semplice.
Stanchi delle solite reinterpretazioni in chiave Cafè Racer, Scrambler o Hypster, abbiamo optato per una chiave di lettura che ci consentisse di fare sperimentazione sia formale sia di tecniche e materiali utilizzati.
L'idea di partenza era una moto in stile Stealth, letteralmente "azione furtiva, clandestina", abbiamo cercato quindi di applicare questo concetto tipicamente militare ad un mezzo cittadino o comunque stradale, ci siamo concentrati ovviamente sulle forme squadrate tipiche di questo design, sugli spigoli vivi e sulla tecnicità del disegno globale. Inoltre dal "gergo" militare abbiamo ereditato le performances su tutti i tipi di terreni, dal fuoristrada puro alla pista, dotando il mezzo di un impianto ciclistico altamente efficiente, sostituendo sospensioni, ruote ed impianto frenante. Quest'ultimo è stato realizzato ad hoc secondo nostro disegno dalla "Discacciati Brake System" che ringraziamo per averci seguito in questa sperimentazione coinvolgendo, sempre con i massimi criteri di affidabilità e sicurezza, un componente così esclusivamente tecnico e funzionale come l'impianto frenante.

Una moto da Show e da passo della Futa

La moto è intesa nel suo complesso come elemento di ricerca stilistica per le future tendenze motociclistiche sia della produzione di serie ma anche della personale interpretazione privata, secondo noi il risultato di questa sperimentazione è sicuramente positivo, abbiamo visto che si può produrre un mezzo dalla forte caratterizzazione meccanica senza che sembri una Rat-bike oppure un vecchio trattore appena uscita da anni di letargo in un fienile. Il risultato invece è una moto che si presta benissimo sia per un uso intenso, come un'escursione di lungo raggio, o un giro in collina o uno stressante passo della Futa. al tempo stesso però è possibile utilizzare "Lamaialona" come mezzo di trasporto quotidiano o come semplice moto "da bar".

Stampa 3D

Lamaialona è stata realizzata con l'ausilio di moderni sistemi di progettazione e stampa 3d. Il primo passaggio è stato quello di portare la moto sul computer, ecco quindi che abbiamo proceduto alla scansione tridimensionale appena il mezzo è entrato in officina, il tempo di togliere tutto le sovrastrutture ed in 5 minuti avevamo una bellissima nuvola di punti che ci ha permesso di procedere alla progettazione con un completo quadro di insieme.
Una volta definito lo stile siamo partiti con la realizzazione delle varie parti. In prima battuta abbiamo utilizzato le nostre stampanti 3d per verificare che i pezzi venissero montati correttamente.
La moto è stata quindi creata con un misto di tecniche, digitali progettuali e più concretamente manuali. Dopo la scansione tutti i pezzi sono stati disegnati in 3D, ma poi le parti in lamiera di alluminio sono state ritagliate e saldate a mano, tutte le parti in plastica invece sono state progettate con criterio di realizzabilità in CNC per future riproduzioni e poi realizzate tramite stampa 3D FDM. A quel punto una buona mano di vernice ed ecco dei pezzi pronti per essere montati.
Il cupolino invece è stato realizzato da un blocco unico di Alluminio 6061 tramite fresatura CNC, questo per ottenere un bordo molto spesso senza il difetto classico della lamiera di spessore sottile con bordo a vista.

Omologabilità

visibilità geometrica targa PL

Tutta la moto è stata progettata con criterio di perfetta pertinenza omologativa, quindi è perfettamente "code compliant" secondo la DIRETTIVE CEE (2002/24/CE). Tutte le luci sono omologate e posizionate in posizione geometricamente corretta, lo stesso dicasi anche per targa e tutti gli altri accessori presenti. Allo stesso modo le parti meccaniche sono pronte per superare positivamente le prove omologative relative (serbatoio, cavalletto etc).

Officine Riunite Lamaialona by GIVEN (LR) (2)

KTM E-SM “Free”

La KTM Freeride E-SM è una moto bellissima!

Bellissima dal punto di vista delle prestazioni, del divertimento che offre e della concezione elettrica innovativa.

Secondo noi però, come tutte le realizzazioni KTM, ha un design troppo tradizionale ed una grafica troppo racing. Per questo abbiamo ipotizzato questa veste stilistica dove siamo intervenuti su sospensioni, sovrastrutture, assetto e grafica.

Le sospensioni vengono sostituite con forcella e forcellone entrambi monobraccio di derivazione Gilera CX 125

. I cerchi realizzati ad hoc con pochi raggi oversize.

Le sovrastrutture vedono un generale ridimensionamento dei volumi ed una vocazione più stradale o meglio ‘motard’ con una piccola unità portaoggetti (portaguanti) nella porzione di sella anteriore.

Le modifiche all’assetto sono ovviamente volte a migliorare il rapporto uomo/macchina intervenendo su posizione di guida, altezza, escursione etc.

La nostra KTM FREERIDE E-SM come tutti i nostri progetti P.U.C.A. (Progetti Unici in Cerca di Autore) e solo una ipotesi, un’idea acerba. Saremo contenti di declinata secondo le tue preferenze se vorrai aderire al progetto al link seguente:

Silenziatore terminale di scarico CR&S DUU

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Carter X-Wedge S&S e CR&S DUU

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Given “Vrs01”

L’unica nostra piccola eccezione alle moto sono le biciclette…. Questa nelle foto è una bici che abbiamo fatto per divertimento e per necessità interne. Ci piaceva l’idea di avere una bici veloce e scattante, impostata e stilosa.
Abbiamo scartato lo scatto fisso ma abbiamo tenuto la linea stilistica delle bici con questo tipo di trasmissione. Il tutto farcito ed accompagnato da componenti di alto livello e look da urban fight!

MOTO.IT

Invertite l'ordine: quello che state leggendo è il commento e chi ne avrà voglia tra voi lettori scriverà qui sotto il vero articolo sulle special e le custom esposte a EICMA 2016: mi pongo fuori dall'ambito giornalistico ed entro dritto nella gazzarra selvaggia del parere personale, dell'antipatia/simpatia verso qualcosa come il customizing, e le sue mille declinazioni, che per definizione costituisce un luogo di confronto tra modi contrapposti e asintotici di vivere il motociclismo, quindi chiedo a tutti di considerare queste righe un mero commento: il vero articolo lo scriveranno i lettori volenterosi.

...

Per cercare di orientarmi nelle centinaia di fari che mi ammiccavano suadenti, e per capirne di più, mi sono lasciato sedurre dallo stand di Given Motodesign che esponeva tra le altre una - a mio parere interessante - special su base Kawasaki ZRX 1100 (chiamata “Maialona”) in collaborazione con Officine Riunite Milanesi, della quale mi hanno incuriosito molto i dischi poligonali, a garanzia del cui funzionamento rigoroso si è posto lo stesso fornitore, il mitico Enrico Discacciati in persona!

Donato Cannatello (Donato-Given... capito?), titolare di GIVEN e con esperienze di progettazione in CR&S, Matchless, Borile, Aprilia, è stato paziente, e scambiando due chiacchere con me mi ha esposto il suo punto di vista su EICMA 2016 e il futuro del customizing.

Per inquadrare GIVEN e le opinioni riportate da Donato, aggiungiamo che si occupa sia di fornire un servizio di progettazione e design a chi vuole realizzare un prototipo (dal concept alla pre-serie da portare alla produzione), sia a quei privati che chiedono singoli progetti “frame off” sulle proprie motociclette.

«Stranamente abbiamo avuto molto più feedback dalla ZRX che dalla DUU, esposte entrambe nel nostro stand, nonostante la DUU sia senza dubbio un progetto più raffinato e la ZRX un mezzo molto più economico, ma evidentemente più “eye catcher"».

E come giudichi il livello del Salone nell'ambito custom e special?

«Il livello di EICMA, se ci limitiamo alla parte custom e special, mi sembra decisamente più elevato e maturo rispetto a quello di qualche anno fa: dalle realtà artiginali, che comunque producevano risultati eccezionali, si sta passando ad un approccio più maturo sia sul design che sull'ingegnerizzazione delle parti. Dal punto di vista delle moto, invece, mi è piaciuta molto l'Harley “OPERA” South Garage, molto elegante; ha vinto anche il contest, ma come sai bene i contest praticamente li vincono un po' tutti (Donato si riferisce alla miriade di categorie e alla non numerosissima partecipazione n.d.r.); il corner custom invece mi è sembrato un po' sottotono, poco spazio e decentrato rispetto al centro vitale del Salone, e questo mi sembra un po' un controsenso: si tratta della parte più stimolante, invece moltissimi non l'hanno visitata perché non sapevano che era nell'angolo del padiglione 2; è anche vero che c'è una fascia di pubblico che non è proprio interessata al custom, sono quelli che hanno il V-Strom con il bauletto dietro, ma ci sono pure tantissimi veri appassionati che preferiscono vedere un pezzo ricavato dal pieno che invece non sono nemmeno riusciti a trovarci».

Sul futuro del customizing? Donato non ha dubbi:

«Il passo avanti, secondo me, è nettissimo rispetto al passato: nel progettare una special si è passati dal poggiare la moto sul banco ed improvvisare, all'effettuare per prima cosa, come nel nostro caso, un rendering e una scansione 3D, per poi lavorare direttamente al computer e realizzarne a mano le parti, in lamiera o semplicemente stampate in 3D; il futuro del mercato del customizing non lo vedo nelle capacità dei progettisti, perché oggi tutti possono prendere un computer e mettere un ragazzino a disegnare e realizzare attraverso una stampante 3D, ma credo che ciò verrà dettato da fattori legali, come il rispetto delle norme di omologazione e dall'evoluzione dello stile e delle tendenze: bisognerà vedere quanto durerà questo fenomeno di customizing molto artiginale, credo che l'hand made potrebbe benissimo essere soppianto a breve da un customizing più progettato, più disegnato ed evoluto».

Un'ultima domanda: perché le gomme tassellate su una moto stradale? (ok, lo so, è una mia crociata personale...)

«E' stata una scelta del cliente... ma devo dirti che se non ci fosse stata questa richiesta non avremmo disegnato la ZRX “Maialona” così come la vedi, fermo restando il concetto di appoggiare i muscoli addominali e non le parti basse al serbatoio, che ci sembra una soluzione... “migliore”. Forse senza le gomme tassellate avremmo fatto una moto meno spigolosa, più rotonda».

Vi lascio alle moto della gallery, con l'ammirazione per tutti gli espositori del settore custom e special che di certo non sono lì per un ritorno economico immediato, ma che spesso investono tempo e denaro invasati dalla passione di spostare sempre un pò più in alto l'asticella dell'eccellenza e della follia.

Appena rientrati da EICMA 2016

Siamo appena rientrati da EICMA 2016, abbiamo ancora le mani anchilosate da tutte le strette di mano scambiate, il cuore pieno di emozione e di orgoglio per i tanti complimenti ricevuti.
Vogliamo ringraziare tutti quelli che sono venuti a trovarci e rendere partecipi tutti quelli che non sono potuti venire.

Grazie

MV AGUSTA BRUTALE 1098 “Unpaint”

A noi di GIVEN piacciono le finiture che lasciano il materiale in piena vista, è per questo che abbiamo sviluppato un nostro processo di “colorazione” per carene chiamato “UNPAINT”.
L’UNPAINT non è altro che un processo di rimozione della vernice originale in favore di un trattamento più naturale di colorazione della plastica.
Ci sono alcune verifiche da fare prima di poter applicare il nostro processo, in primis bisogna assicurarsi che tutte le parti da colorare siano di un materiale simile, per esempio non è possibile farlo su moto con carrozzeria mista plastica/alluminio, inoltre sarebbe preferibile che tutte le parti in plastica abbiano lo stesso colore in pasta, capita infatti spesso che i serbatoi siano realizzati con un materiale e processo diverso da quello delle altre parti.
Proprio questo caso ci si è presentato con la MV AUGUSTA BRUTALE 1098 sulla quale volevamo applicare la nostra tecnica di finitura, per fortuna siamo riusciti ad ottenere un ottimo risultato nonostante i materiali diversi.
La carrozzeria della BRUTALE è stata quindi smontata e sverniciata completamente per essere poi lavorata con numerose mani di carteggio a grana grossa, colore ed altre mani di carta abrasiva, poi altro colore, carteggiatura, grafiche, adesivi, trasparente ed ancora carteggio.
Insomma la nostra finitura richiede tanto gusto per non strafare e tanti bicipiti per essere realizzata.
Il risultato finale è una moto dove non sono le grafiche (spesso eccessive) a dominare la scena, ma la meccanica, e dove il design originale viene esaltato dalla finitura che non copre ma scopre!

CR&S VUN “CEFEIDE”

Una CEFEIDE è una stella gigante giovane che pulsa regolarmente mutando la sua luminosità in un ciclo stremamente regolare.
La loro elevata luminosità rende le stelle CEFEIDE il parametro standard per misurare la distanza di ammassi globulari e galassie.
La nostra VUN come la CEFEIDE è un riferimento nel mondo motociclistico per il suo essere senza tempo e senza confronti.

Un esercizio di squisita eleganza motociclistica. La CR&S VUN è una moto speciale ed esclusiva, costruita a mano da una piccola casa motociclistica milanese rinomata in tutto il mondo per le sue creazioni raffinate esclusive e performanti. Costruita in soli 50 esemplari, monta un complesso telaio in traliccio di tubi di acciaio misto a piastre in alluminio 7075 fresate dal pieno nell'atelier Rizoma. Le sospensioni di serie offrono alte prestazioni pur rimanendo legate ad uno schema costruttivo tradizionale. La forcella anteriore, realizzata dalla Paioli, è l'unica della sua classe ad avere una configurazione tradizionale unita ad un notevole diametro ed attacco radiale della pinza anteriore per disco singolo. L'ammortizzatore posteriore invece è montato in posizione orizzontale sopra la ruota con attacco diretto, molto rigido e sportivo. Il motore è un monocilindrico Rotax di 652cc che offre tanta coppia e 54 cavalli all'albero.
Il tutto è votato al contenere il peso e quindi estremizzare il piacere e la precisione di guida. In quest'ottica le sovrastrutture sono ridotte al minimo e realizzate con i materiali più nobili come alluminio battuto a mano per il serbatoio e carbonio per le parti di carrozzeria.
Come ex-Lead designer in CR&S, nessuno altro, meglio di Donato Cannatello ed il suo attuale team di engineering motociclistico in GIVEN, potevano lavorare sulla ricostruzione di una moto così importante ed esclusiva.

Il lavoro sulla VUN ha visto una completa ricostruzione "frame-off", dove la moto è stata smembrata in ogni suo pezzo per rimuovere l'originale verniciatura del telaio e del motore e per andare a lavorare con dovizia sul forcellone e sui dettagli importanti ma nascosti. A questo scopo tutte le parti lavorate e rifinite sono state trattate con procedimenti quanto più naturali possibili in modo da conservare le caratteristiche meccaniche di ogni pezzo, quindi il telaio è stato bagnato con un leggerissimo riporto di nickel che ne proteggerà la superficie dall'ossidazione mentre le parti in alluminio sono state spazzolate a mano in modo da lasciare a vista il nobile materiale.
Il processo di ricostruzione ha interessato molti piccoli particolari della moto, alcuni ridisegnati al CAD e ricostruiti usando tecniche di CNC per acciaio, alluminio ed ABS, ma anche con più moderne tecniche di stampa 3D per le parti in plastica.
Tutte le modifiche hanno volto a mantenere gli eccellenti dettagli e la funzionalità di questa già fantastica moto, il suo motore, le sue performances e l'alta specializzazione del metodo costruttivo. Il motore e l'impianto di aspirazione sono rimasti sostanzialmente gli stessi per conservare le caratteristiche costruttive e sopratutto omologative. In questo modo il "body-kit" può essere universalmente utilizzato su moto simili.
Grande sforzo è stato impiegato invece nell'aggiornamento del forcellone, montando un doppio braccio in alluminio pressofuso, imbullonato con una piastra centrale che ha riportato le caratteristiche geometriche alle quote originali, permettendo così di conservare l'ottima ciclistica della moto.
Per una moto così particolare abbiamo optato per un intervento "aggiornativo" conservando le caratteristiche importanti e migliorando quelle che in CR&S non si potevano curare per motivi di costo al pubblico.
Il risultato è una moto altamente riconoscibile ma dalla forte personalità ed eleganza, che conserva sia esclusività che prestazioni e possibilità di utilizzo giornaliero. A noi piace moltissimo.

GIVEN “Karim”

KARIM è una piccola MTB da 24″, telaio in alluminio e forcella in Cromo Molibdeno entrambi galvanizzati con bagno in oro e con grafiche ad hoc.