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CR&S DUU “REDSHIFT”
In the aim of research!
La GIVEN REDSHIFT è la naturale evoluzione della nota CR&S DUU, moto esclusiva prodotta in piccola tiratura dalla casa motociclistica meneghina con stampo artigianale.
Quando nel 2013 il progetto DUU si è interrotto per malumori interni alla CR&S, il suo Lead designer Donato Cannatello, dopo una breve esperienza in Matchless, ha deciso di aprire il suo centro stile, e di portare avanti il progetto DUU, oramai orfano dei suoi creatori, avvalendosi comunque della collaborazione e della approvazione degli originali fondatori della esclusiva casa motociclistica, nonché della mano d’opera operativa, grazie alla immutata stima ed amicizia.
La moto originale è stata evoluta secondo quelli che erano alcuni canoni stilistici identificati all’epoca come naturale evoluzione del modello “Biotta” (“Nuda” ndr) in alcune occasioni presentato dall’azienda.
La riprogettazione si è ovviamente incentrata sul nuovo granitico avantreno, sostituendo la forcella rovesciata originale con un innovativo sistema ad ammortizzatore centrale e foderi scorrevoli laterali. Laprogettazione del nuovo avantreno è nata al computer, creando tutti i componenti tramite modellazione tridimensionale ed analisi FEM , che ha permesso anche di analizzare ogni singola parte tramite il controllo delle forze a cui è sottoposta.
I componenti sono stati realizzati tramite tecnologia di asportazione CNC (Controllo Numerico
Computerizzato) con fresatura ricavata dal pieno.
La progettazione (o meglio la realizzazione) di diversi componenti in rame è il quid che ha dato il carattere cromatico ed artigianale alla motocicletta.
Partendo dalle forme originali degli elementi di carrozzeria, tramite tradizionale tecnologia di battitura su base in pece, hanno preso forma alcuni elementi che portano con se stessi la manualità del lavoro di abili certosini artigiani del nobile metallo.
La REDSHIFT è comunque una moto da tutti i giorni, non esclusivamente da esibizione.
Uno dei principali componenti che rispettano questa idea è la nuova sella del passeggero/codino che ha una doppia valenza, da un lato, “cover monoposto” con una base fatta in alluminio ricavato dal pieno che crea una continuità visiva con la geometria della coda/serbatoio, mentre semplicemente girandola si scopre la sella imbottita per ospitare all’occorrenza il passeggero.
Il nome del progetto “Redshift”, il fenomeno per cui la luce emessa da un oggetto astrale ha una dimensione d’onda maggiore rispetto a quella che aveva in emissione, shiftando il proprio colore verso il rosso, simboleggia l’evoluzione della DUU, da moto di piccola serie a moto unica evoluta.
IL REDSHIFT:
- Lo spostamento verso il rosso è il fenomeno per cui la luce emessa da un oggetto ha una lunghezza d’onda maggiore rispetto a quella che aveva in emissione.
Questo vuol dire che il colore vira verso il rosso. - Il più importante è il REDSHIFT in ambito cosmologico, dovuto all’espansione dell’universo. Le stelle in particolare mostrano uno spostamento verso il rosso corrispondente alla rapidità con cui cresce la loro distanza dalla terra.
- Il rame usato sulla nostra DUU rappresenta il suo spostamento dalla DUU originale, invecchiando il suo colore cambierà, assumento le varianti cromatiche che il materiale vorrà.
ITALIAN MOTORCYCLE CONTEST
"BEST OF SHOW 2018"
La nostra DUU "Redshift" ha vinto il premio "BEST OF SHOW" al contest nazionale IMC , scontrandosi con altre moto bellissime e di altissimo livello.
Questo ovviamente ci riempe di orgoglio e ci spinge a fare sempre meglio.
KTM E-SM “Free”
La KTM Freeride E-SM è una moto bellissima!
Bellissima dal punto di vista delle prestazioni, del divertimento che offre e della concezione elettrica innovativa.
Secondo noi però, come tutte le realizzazioni KTM, ha un design troppo tradizionale ed una grafica troppo racing. Per questo abbiamo ipotizzato questa veste stilistica dove siamo intervenuti su sospensioni, sovrastrutture, assetto e grafica.
Le sospensioni vengono sostituite con forcella e forcellone entrambi monobraccio di derivazione Gilera CX 125
. I cerchi realizzati ad hoc con pochi raggi oversize.
Le sovrastrutture vedono un generale ridimensionamento dei volumi ed una vocazione più stradale o meglio ‘motard’ con una piccola unità portaoggetti (portaguanti) nella porzione di sella anteriore.
Le modifiche all’assetto sono ovviamente volte a migliorare il rapporto uomo/macchina intervenendo su posizione di guida, altezza, escursione etc.
La nostra KTM FREERIDE E-SM come tutti i nostri progetti P.U.C.A. (Progetti Unici in Cerca di Autore) e solo una ipotesi, un’idea acerba. Saremo contenti di declinata secondo le tue preferenze se vorrai aderire al progetto al link seguente: