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Matchless Model X reloaded
Matchless Model X reloaded
La "Matchless Model X reloaded" è una moto che riprende lo stile e il fascino di un modello classico della Matchless, la Model X del 1929, ma con un tocco di modernità e innovazione. La moto ha un motore bicilindrico a V di 1916 cc, derivato da un motore S&S ma personalizzato da Matchless, che sviluppa più di 96 CV. La moto si distingue per il suo design unico e le sue soluzioni tecniche all'avanguardia, come le forcelle anteriori di tipo "Castle", le sospensioni posteriori a trazione con ammortizzatori posizionati sotto il motore, il telaio semi lamellare con serbatoio olio integrato, i freni discacciati a 12 pistoncini all'anteriore e a 6 al posteriore, e le teste del motore firmate Matchless. La Model X reloaded è stata mostrata per la prima volta al salone della moto di Milano EICMA del 2015, ed è il risultato della passione dell'imprenditore italiano Franco Malenotti, che ha acquistato il marchio Matchless nel 2012. Il progetto ha ottenuto il consenso della famiglia Collier, fondatrice della Matchless nel 1899, che ha elogiato il connubio tra tradizione, tecnologia ed eleganza che contraddistingue la moto. La Model X reloaded è una moto concept che potrebbe diventare una realtà in futuro, visto che la casa ha già depositato 12 brevetti per le sue soluzioni.
CR&S DUU
CR&S DUU
La Duu è una motocicletta prodotta dalla CR&S a partire dal 2011.
Il prototipo è stato presentato all'EICMA del 2009. È stata progettata e realizzata da Roberto Crepaldi in collaborazione con Donato Cannatello per il design e Beppe Bulla per la ciclistica e la meccanica. La Duu è equipaggiata con il motore X-Wedge della americana S&S, e tutto il progetto ruota attorno ad esso. Il motore è da 1.917 cc di estrazione americana, la sua architettura ricorda i bicilindrici Harley Davidson, ma la sua progettazione è completamente moderna. È il secondo modello della casa, e come tale il suo nome significa "due" in dialetto milanese.
La Duu nasce attorno a questo motore e la geometria quindi è incentrata quindi su: motore alto, interasse compatto, forcellone il più lungo possibile ed angolo di inclinazione cannotto contenuto, questo porta ad una ottima maneggevolezza ma buona stabilità alle alte velocità.
Modelleria Clay
Clay
Una delle fasi più importanti nella progettazione motociclistica è sicuramente la realizzazione di un modello in "Clay".
Il cosiddetto "automotive clay" è una argilla sintetica sviluppata negli anni '70 specificatamente per il settore del trasportation design, ha la caratteristica, rispetto al clay (argilla n.d.r.) tradizionale di essere rimodellabile infinite volte e di essere termoplastico, quindi morbido e modellabile alla temperatura di lavoro (55/65 gradi) e duro, compatto e fresabile a temperatura ambiente.
Questo consente massima libertà al modellista, e gli consente di poter dare al manufatto esattamente la forma voluta, con una precisione di pochi decimi di millimetro semplicemente utilizzando degli attrezzi di modellazione o di asportazione.
Una volta realizzata la forma desiderata possiamo procedere con una fase di valutazione tramite "HighLight Wall", dove tramite delle speciali luci e dei rivestimenti particolari (in film o in vernice) riusciamo a valutare la correttezza formale della superficie. L'altra valutazione che possiamo fare, assieme al cliente è ovviamente quella estetica ed ergonomica, controllando che la forma ed i volumi siano corretti, accattivanti e proporzionalmente giusti.
Nel caso in cui dovessero essere richieste modifiche, non sarà un problema, ritornare nella "Clay Room" e risagomare l'oggetto secondo i nuovi criteri.
Il Clay è un procedimento molto lungo e complesso, che richiede molta perizia ed abilità manuale, inoltre richiede una doppia fase di progettazione al computer, in prima battuta nella fase di stile con una analisi CAS/CAM che consenta di avere chiaro in mente cosa stiamo per realizzare, ed ricavare dei supporti correttamente dimensionati, infine in battuta conclusiva richiede un procedimento di trasformazione della superficie in modello 3D (Reverse Engineering), anche esso molto lungo e complesso, quindi il suo costo è sicuramente elevato ed è consigliato (secondo noi) solo in alcuni casi in cui non sia possibile procedere con sistemi più diretti.