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GIVEN “Malè”

Questa bici è stata realizzata per una persona molto speciale, di conseguenza la bici in se non doveva essere troppo “special”, lo è già il suo utente.
Abbiamo quindi realizzato un oggetto che non desse troppo nell’occhio, che fosse discreta ed elegante ma sottilmente stravagante.

Come spesso succede in questi casi, l’oggetto nasce da un particolare che dà il “LA” al tutto, in questo caso sono le ruote a 144 raggi di provenienza Indonesiana, da queste si è partiti per il progetto complessivo, utilizzando un telaio in alluminio realizzato a mano in Italia ed una forcella “MTB old school” reinterpretata.
Importantissima, la guidabilità/usabilità è stata esaltata al massimo, con una rapportatura singola ma giusta sia per partenze comode che per buone
velocità di viaggio.

Freno solo sull’anteriore e ruota libera al posteriore.

La verniciatura ovviamente ha richiesto molte mani di vernici e vari tentativi per trovare il giusto equilibrio tra visibilità ed eleganza, ma siamo sicuri che girare su una bici così sarà un piacere per la sua fortunata proprietaria!

P/E Ermanno Scervino

 

logo velocitaliaLa nostra “Primavera/Estate” è un concept di bicicletta da città  destinata ad un pubblico femminile di alta gamma.

E’ stato creato per un noto brand di moda e ne rispecchia le caratteristiche di stile, ma a differenza dalle altre operazioni di branding ciclistico, non è un rimaneggiamento di un prodotto esistente con “sole” finiture di lusso, ma è un prodotto appositamente concepito con criteri di sviluppo volti alla realizzazione di un oggetto dalle forti caratteristiche di comodità  e di facilità  di uso.

Quindi la “Primavera/Estate” è una bicicletta semplice e leggera, ma pratica perché ha un cambio integrato nel mozzo che può essere utilizzato anche a bici ferma, quindi con una cambiata estremamente pratica e semplice.

Le ruote invece sono orientate alla caratterizzazione formale della bici e quindi hanno dei cerchi a 144 raggi radiali cromati, una forte nota di eleganza che caratterizza tutta la bicicletta. Il resto quindi è volutamente sobrio per non creare un oggetto troppo appariscente, ma elegante nel suo interno, nella sua essenza femminile.