Una delle fasi più importanti nella progettazione motociclistica è sicuramente la realizzazione di un modello in "Clay".

Il cosiddetto "automotive clay" è una argilla sintetica sviluppata negli anni '70 specificatamente per il settore del trasportation design, ha la caratteristica, rispetto al clay (argilla n.d.r.) tradizionale di essere rimodellabile infinite volte e di essere termoplastico, quindi morbido e modellabile alla temperatura di lavoro (55/65 gradi) e duro, compatto e fresabile a temperatura ambiente.

Questo consente massima libertà al modellista, e gli consente di poter dare al manufatto esattamente la forma voluta, con una precisione di pochi decimi di millimetro semplicemente utilizzando degli attrezzi di modellazione o di asportazione.
Una volta realizzata la forma desiderata possiamo procedere con una fase di valutazione tramite "HighLight Wall", dove tramite delle speciali luci e dei rivestimenti particolari (in film o in vernice) riusciamo a valutare la correttezza formale della superficie. L'altra valutazione che possiamo fare, assieme al cliente è ovviamente quella estetica ed ergonomica, controllando che la forma ed i volumi siano corretti, accattivanti e proporzionalmente giusti.

Nel caso in cui dovessero essere richieste modifiche, non sarà un problema, ritornare nella "Clay Room" e risagomare l'oggetto secondo i nuovi criteri.
Il Clay è un procedimento  molto lungo e complesso, che richiede molta perizia ed abilità manuale, inoltre richiede una doppia fase di progettazione al computer, in prima battuta nella fase di stile con una analisi CAS/CAM che consenta di avere chiaro in mente cosa stiamo per realizzare, ed ricavare dei supporti correttamente dimensionati, infine in battuta conclusiva richiede un procedimento di trasformazione della superficie in modello 3D (Reverse Engineering), anche esso molto lungo e complesso, quindi il suo costo è sicuramente elevato ed è consigliato (secondo noi) solo in alcuni casi in cui non sia possibile procedere con sistemi più diretti.